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Sciacallata contro il governo

Bonelli e Fratoianni vanno fuori di testa sul 25 aprile “sobrio”. “Dimenticano” subito il Papa

Il governo ha indetto cinque giorni di lutto nazionale. “Tutte le cerimonie sono consentite naturalmente, tenuto conto del contesto e quindi con la sobrietà che la circostanza impone a ciascuno”. Fratoianni e Bonelli vanno in tilt: "Un'allergia alla liberazione dal fascismo"

Politica - di Angelica Orlandi - 22 Aprile 2025 alle 18:09

Improvvisamente a sinistra vorrebbero gettare nel dimenticato Papa Francesco. Bonelli e Fratoianni pronti a sacrificare il lutto per il Pontefice deceduto il lunedì dell’Angelo sull’altare delle celebrazioni del 25 Aprile. La polemica – o “sciacallata”- dei leader di Avs nasce da una semplice e da una naturale risposta data dal  ministro per la Protezione civile, Nello Musumeci dopo il Consiglio dei ministri che ha decretato cinque giorni di lutto nazionale.  I cinque giorni partono da oggi – martedì 22 e durano fino al 26 aprile, giorno delle esequie a Piazza San Pietro. Alla domanda se verranno consentite le celebrazioni per gli 80 anni del 25 Aprile il ministro ha risposto sì: “Tutte le cerimonie sono consentite naturalmente, tenuto conto del contesto e quindi con la sobrietà che la circostanza impone a ciascuno”. Apriti cielo. Fulmini e saette da Avs.

25 aprile: festeggiamenti “sobri”. E la sinistra va in tilt

La risposta del ministro appare calibrata al contesto eccezionale in cui cade la ricorrenza: la morte di un Papa. Eppure i maliziosetti e i polemisti per forza non contemplano la parola “sobrietà” nel loro vocabolario e sragionano subito contro il governo. Chissà cos’hanno capito.  Inizia Fratoianni:  “C’è poco da fare: è più forte di loro, anche stavolta un’allergia alla liberazione dal fascismo e dal nazismo traspare da chi in questo momento occupa Palazzo Chigi. Non trovo altra giustificazione alle parole strampalate sulla sobrietà con cui celebrare il 25 Aprile utilizzate da un ministro del governo Meloni”. In realtà è tutto molto chiaro, molto comprensibile. Di strampalato c’è solo la voglia di polemizzare per forza e cercare nelle parole usate dal ministro una fantomatica “allergia” al 25 aprile.

Fratoianni e Bonelli al delirio

La faziosità di Fratoianni non ha limiti. “Voler sminuire il valore di ciò che rappresenta quel giorno utilizzando peraltro la scomparsa di una straordinaria personalità come Papa Francesco, non può passare sotto silenzio. Sono trascorsi 80 anni dal momento in cui i partigiani insieme alle forze alleate hanno sconfitto i fascisti e cacciato i traditori della Patria; ma evidentemente qualcuno fa ancora fatica a farci i conti”. E’ una sciacallata bella e buona: ipotizzare che il governo si serva della morte del Pontefice per sminuire il 25 aprile è  di una gravità assoluta.

25 aprile, a sinistra “dimenticano” subito il Papa

Il temine sobrietà provoca una crisi isterica anche ad Angelo Bonelli: “Sobrietà? Musumeci rilascia dichiarazioni assurde: il 25 aprile non è una festa in discoteca o un happy hour, ma il giorno in cui si ricorda la Liberazione dell’Italia dal nazifascismo: grazie alla Resistenza che ci ha poi condotti alla democrazia- dice facendoci un pistolotto storico- . È proprio grazie a quella Resistenza che oggi celebriamo il 25 aprile. Oggi, Musumeci, ministro del governo Meloni, ha perso un’occasione per tacere. Papa Francesco è stato un Pontefice straordinario e il suo messaggio ha coinvolto credenti e non credenti: evitiamo, per favore, di fare pasticci”. La cosa grottesca è che stanno facendo tutto da soli. Il governo non ha vietato  di manifestare, ha solo chiesto “sobrietà”: ossia evitare eccessi, far uso di equilibrio e moderazione, in rispetto alle esequie del Pontefice. Non sembra un atto  di censura o di limitazione. Che pena. Che livore.

Magi, figura barbina su Meloni in Uzbekistan…

E che figuraccia. Ci si aggiunge Riccardo Magi di +Europa a dire fesserie: “Il ministro Musumeci chiede che le manifestazioni del 25 aprile avvengano con sobrietà per rispetto di Papa Francesco. D’altronde, sull’80mo anniversario di un evento così importante e fondativo per l’Italia, Meloni ha mostrato talmente tanta sobrietà che ha deciso di organizzare un viaggio in Uzbekistan invece che celebrare la Resistenza…”. Non sa Magi che  la trasferta del premier Giorgia Meloni, in Asia è stata annullata e verrà riprogrammata nelle prossime settimane. La premier venerdì 25 e sabato 26 era attesa per due visite ufficiali, rispettivamente, nella Repubblica dell’Uzbekistan, a Samarcanda, e poi nella Repubblica del Kazakistan, dove domenica 27, ad Astana, era in programma il vertice Italia-Asia centrale con Kazakistan, Kirghizistan, Tagikistan, Turkmenistan e Uzbekistan. Tutto rimandato. Magi, che figura barbina…

 

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di Angelica Orlandi - 22 Aprile 2025