
Adottati i decreti attuativi
Bonus giovani e donne: sgravi al 100% per chi assume. Il “booster” per l’occupazione, con uno sprint in più per il Sud
Le misure hanno l'obiettivo di consolidare e rafforzare i risultati raggiunti fin qui in termini occupazionali e dare un'ulteriore spinta al rilancio del Mezzogiorno, che ha già fatto registrare numeri record
Con l’adozione dei decreti attuativi da parte del ministero del Lavoro, di concerto con il ministero dell’Economia, diventano operativi il bonus giovani e il bonus donne, che prevedono sgravi contributivi al 100% per chi assume lavoratori delle due categorie. La misura, destinata a tutta Italia, prevede ulteriori agevolazioni specifiche per il Sud. In questo modo, dunque, il governo attua un programma mirato a rafforzare e consolidare i risultati delle politiche occupazionali conseguiti in questi due anni, tanto per quanto riguarda l’incremento dell’occupazione giovanile e femminile, tanto per quanto riguarda i livelli occupazionali del Mezzogiorno.
A chi è destinato e come funziona il bonus giovani
Il bonus giovani, spiega il sito del Dipartimento per il programma di governo, consiste in un esonero contributivo del 100% dei contributi previdenziali, per un periodo massimo di 24 mesi, a favore dei datori di lavoro che assumono tra il 1° settembre 2024 e il 31 dicembre 2025 lavoratori under 35 che non sono mai stati occupati a tempo indeterminato, esclusi i rapporti di lavoro domestico e i rapporti di apprendistato. L’esonero ha un tetto mensile di 500 euro per ciascun lavoratore, con un’autorizzazione di spesa di 474,6 mln di euro per il 2025.
L’importanza della Zes unica: il “booster” per il Sud
L’importo arriva però al 650 euro per le assunzioni nella Zes unica, vale a dire la Zona economica speciale che comprende tutto il Mezzogiorno (Abruzzo, Molise, Campania, Basilicata, Sicilia, Puglia, Calabria e Sardegna) per la quale il governo ha ottenuto il riconoscimento in sede europea, potendo così poi adottare misure mirate specifiche e organiche, con procedure semplificate e accelerate. Qui il periodo delle agevolazioni va dal 31 gennaio 2025, data dell’autorizzazione della Commissione europea, e il 31 dicembre 2025. Il bonus non è cumulabile con altri esoneri contributivi, ma è compatibile senza alcuna riduzione con la maxi deduzione del 120% sulle nuove assunzioni, prevista dal decreto del 2023.
Obiettivo occupazione femminile con il bonus donne
Anche il bonus donne prevede l’esonero del 100% dei contributi previdenziali a carico del datore di lavoro, con l’obiettivo di sostenere l’occupazione stabile con un’autorizzazione di spesa di 121,7 mln di euro per il 2025. L’esonero interessa le assunzioni a tempo indeterminato effettuate tra il 1 settembre 2024 e il 31 dicembre 2025. È riconosciuto per un periodo massimo di 24 mesi e ha un limite di 650 euro mensili per ciascuna lavoratrice, al netto dei premi Inail.
Si applica all’assunzione di donne prive di un impiego regolarmente retribuito da almeno 6 mesi, residenti nelle regioni della Zes unica, oppure all’assunzione di donne prive di un impiego regolarmente retribuito da almeno 24 mesi, a prescindere dalla Regione di residenza. Anche in questo caso sono esclusi dal beneficio i contratti di lavoro domestico e di apprendistato e la cumulabilità con altri incentivi contributivi, mentre è compatibile senza alcuna riduzione con la maxi deduzione del 120% sulle nuove assunzioni.
Non solo sgravi: i risultati della strategia complessiva del governo
La Zes unica, frutto di un lavoro mirato del governo in sede europea, è tra gli strumenti che hanno consentito di dare nuovo slancio all’economia del Sud, anche attraverso specifici finanziamenti europei: 1,1 miliardi destinati ai bonus giovani e donne al Mezzogiorno, per esempio, sono stati stanziati dalla Commissione Ue. La cornice resta però quella delle politiche attive per il lavoro, che hanno archiviato la stagione dei sussidi e delle paghette portando il Mezzogiorno a crescere più del resto d’Italia e, dunque, ad accorciare il gap occupazionale che tradizionalmente lo ha caratterizzato. Così, i dati Istat rilasciati a marzo, nel contesto di una crescita record a livello nazionale, registravano per il Mezzogiorno il maggiore aumento del tasso di occupazione (+1,1 punti rispetto a +0,9 punti del Centro e +0,3 punti del Nord) e la riduzione più marcata di quello di disoccupazione (-2,1 punti rispetto a -0,9 nel Centro e -0,6 nel Nord).
Con i bonus giovani e donne uno strumento in più per l’occupazione. Anzi due
Per quanto riguarda giovani e donne, poi, le ultime rilevazioni hanno restituito il più basso di tasso di disoccupazione giovanile mai registrato (il 16,9%) e un tasso di occupazione femminile senza precedenti (il 53,9%). Sebbene si tratti di risultati estremamente positivi, si tratta comunque di risultati che vanno consolidati e rafforzati. Obiettivo per il quale oggi con i bonus giovani e donne e le previsioni mirate per la Zes unica esiste uno strumento in più. Anzi due.