
Il duello Usa-Ue
Briatore, l’amico di Trump: “Donald non mollerà sui dazi: Meloni è la vera leader Ue, con lei l’Italia è rispettata”
Flavio Briatore, che Donald Trump lo conosce bene, invita il mondo a non farsi troppe illusioni sui dazi. “Può fare delle mosse tattiche, ma Trump è un treno. Quando si muove non lo fermi. E se gli vai contro ti travolge. La decisione di rinviare tutto di 90 giorni dimostra che fa sul serio. Ragiona, medita, usa il metodo dello stop and go”, dice al “Giornale” l’imprenditore italiano. Che spende parole molto importanti sul governo italiano e sulla premier Giorgia Meloni.
Briatore prevede le mosse di Trump e loda l’Italia della Meloni
L’Europa? “Dovrebbe essere unita e sedersi al tavolo e fare delle proposte di negoziato. Cercare di trovare il compromesso. E poi scegliere qualcuno che la rappresenti. Se invece ogni Stato negozia per conto suo, la forza degli europei diminuisce”. Meloni? “In Europa è la leader indiscussa. È la migliore. Potrebbe essere lei a rappresentare l’Europa”. Il governo? “Basta guardare i sondaggi. Di solito quando sei al governo perdi punti. Invece la gente comincia a capire che erano anni che non avevamo un governo così solido. Le percentuali di gradimento della Meloni sono molto alte. Da quanto tempo un primo ministro non le aveva? Dai tempi di Berlusconi”. L’Italia nel mondo? “Molto bene. Noi che viviamo all’estero ci accorgiamo che ora l’Italia è considerata una protagonista in Europa. Prima contavamo come l’acqua del cavallo”. Bilancio? “Questo governo sta facendo cose molto importanti per il Paese. Bilancio super positivo”.
Il presidente Usa e la sua marcia verso gli obiettivi
Di Trump, Flavio Briatore, ovviamente, ha un ottimo giudizio. Ma ammette di essere rimasto sorpreso dalle sue mosse sui dazi. “Ha scombussolato tutto il sistema mondiale. Vedrà che va avanti. Poi arriverà il momento nel quale ci saranno delle negoziazioni con altri paesi, ma lui arriverà a negoziare solo da posizioni di forza. E niente sarà più come prima. Questo è sicuro. La gente pensa che torna indietro. Non torna indietro”. I suoi obiettivi? “Lui vuole fare tornare in America i soldi che prima uscivano. Dice che vuole far finire il banchetto degli europei e dei cinesi che hanno usufruito del mercato americano per anni non pagando dazi… L’America non è che ha tanti prodotti da esportare. Le macchine americane non sono bellissime. Poi un po’ di tecnologia. Basta. Certo non esporta moda, cibo, vino. E allora il suo obiettivo è quello di portare le aziende in America. Dice agli imprenditori europei: volete vendere in America? Benissimo, venite a produrre in America”. Poi il ruolo di Musk, molto discusso, negli ultimi giorni. “C’è da dire che Musk, che fin qui è stato l’anima dell’economia di Trump, in questo momento è un po’ in crisi. È ferito dall’andamento negativo della Tesla. E poi lui ha la percezione di stare sulle palle della gente… Ma chi decide è Trump non è certo Musk…”.