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I Pm del caso Visibilia sono stati bacchettati dai giudici

Magre figure

Caso Visibilia, i pm non riescono nemmeno a scrivere un’accusa chiara. I giudici: “Riformulate le imputazioni”

La prima udienza del processo che vede imputata, tra gli altri, Daniela Santanché si risolve in una sonora bacchettata alla Procura da parte del Tribunale: «Nel fascicolo del dibattimento non abbiamo trovato nulla, a partire dai corpi di reato»

Politica - di Luciana Delli Colli - 15 Aprile 2025 alle 13:35

Si è aperto con una sonora bacchettata ai pm il processo sul caso Visibilia, che vede 16 imputati, tra i quali il ministro Daniela Santanchè. In apertura della prima udienza i giudici hanno smontato il fascicolo sul falso in bilancio preparato dall’accusa, invitando i pm Luigi Luzi e Marina Gravina a riscriverlo. «Nel fascicolo del dibattimento non abbiamo trovato nulla a partire dai corpi di reato, i bilanci che sarebbero stati falsificati», ha detto il presidente del collegio dei giudici, Giuseppe Cernuto, esortando la Procura a definire meglio i capi d’imputazione. Insomma, checché ne sia andata dicendo la sinistra, che ha cavalcato il caso come se Santanché fosse stata condannata, allo stato attuale nei suoi confronti non c’è neanche un atto d’accusa chiaro.

I giudici ai pm del caso Visibilia: «Riscrivete i capi d’imputazione»

«Sarebbe opportuno che l’imputazione fosse riformulata per ciascuna annualità per una valutazione più semplice», ha aggiunto il presidente del collegio, chiedendo anche una più chiara definizione delle singole posizioni e per la responsabilità degli enti: «La colpa di organizzazione – ha avvertito Cernuto – deve essere descritta». Solo una volta che il fascicolo della Procura verrà arricchito con gli atti dell’udienza preliminare e i verbali di sequestri e che il collegio deciderà sulle questioni preliminari, si potranno eventualmente affrontare le altre tematiche a partire dalla costituzione delle parti civili e del calendario d’udienza.

Il processo aggiornato al 13 maggio

Il processo è stato aggiornato al 13 maggio perché l’avvocato Antonella Augimeri, legale dell’ex consigliere del cda di Visibilia, Massimo Cipriani, ha chiesto la nullità del decreto di rinvio a giudizio per violazione dei diritti della difesa e «la ritrasmissione degli atti al pubblico ministero». Una richiesta a cui si sono associati i difensori degli altri indagati del processo sul gruppo editoriale e rispetto al quale la corte si è riservata: la decisione arriverà nell’udienza fissata per il 13 maggio.

Chi sono gli imputati

A processo oltre al ministro Santanché, che ha fondato il gruppo Visibilia per poi dismettere le cariche nel 2022, ci sono altri 16 imputati (di cui una società) tra cui il compagno Dimitri Kunz, la sorella Fiorella Garnero e la nipote Silvia Garnero, l’ex compagno della ministra Canio Giovanni Mazzaro che hanno avuto ruoli all’interno della società. Le indagini del Nucleo di polizia economico finanziaria della Guardia di finanza di Milano, coordinate dai pm Luzi e Gravina, riguardano i bilanci della spa Visibilia Editore, tra il 2016 e il 2022 che, a dire dell’accusa, sarebbero stati “truccati”. Ipotesi che, però, secondo i giudici non sono riusciti a sostanziare.

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di Luciana Delli Colli - 15 Aprile 2025