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Catastrofi naturali, il lavoro del Parlamento su terremoti e alluvioni tra prevenzione e emergenze

Tra emergenze prevenzione

Catastrofi naturali, un nuovo paradigma di sviluppo sostenibile su terremoti e alluvioni: il ruolo del Parlamento tra emergenze e prevenzione

Ambiente, il Parlamento al lavoro su precauzione e mitigazione dei disastri naturali: le misure previste e l'aggiornamento al cambiamento climatico. Il lavoro delle Aule tradotto in decreti, polizze e proroghe

Politica - di Mauro Rotelli - 14 Aprile 2025 alle 16:56

In Italia la bellezza del paesaggio si accompagna a una fragilità strutturale che rende il territorio altamente esposto a rischi naturali: terremoti, frane, alluvioni ed eventi climatici estremi, sono ormai parte di un quadro troppo spesso ricorrente, aggravato dagli effetti sempre più visibili dei cambiamenti climatici. In questo contesto, la prevenzione non è più un’opzione. Ma un’urgenza nazionale.

Terremoti e alluvioni, il Parlamento  al lavoro su prevenzione e mitigazione

Negli ultimi due anni e mezzo, la nostra nazione ha affrontato alcune tra le emergenze ambientali più gravi degli ultimi decenni. La frana di Casamicciola a Ischia, nel novembre 2022, ha provocato vittime e distruzioni in un’area già segnata dal dissesto idrogeologico. Le alluvioni che hanno colpito l’Emilia-Romagna nel maggio 2023 hanno sommerso interi territori, causato evacuazioni di massa e danneggiato infrastrutture critiche. Episodi simili, seppur meno mediatici, si sono verificati anche in Toscana, Marche e Sicilia, disegnando una mappa dell’emergenza sempre più estesa.

Il lavoro tradotto in decreti, polizze e proroghe

In risposta a queste catastrofi, l’VIII Commissione Ambiente della Camera dei Deputati ha assunto un ruolo centrale nella XIX Legislatura, intensificando il proprio impegno sul fronte della prevenzione e della mitigazione. Una delle ultime misure messe in atto è rappresentata dalla conversione del decreto legge sulle cosiddette “Polizze Catastrofali” che, in considerazione dell’obbligo per le imprese di stipulare coperture assicurative contro i danni derivanti da eventi naturali catastrofali, previsto dalla legge di bilancio 2024, ha stabilito delle proroghe per la sua entrata in vigore.

L’obbligo assicurativo: cosa prevedono interventi e  termini

Il provvedimento introduce infatti un’applicazione graduale dell’obbligo assicurativo: per le grandi imprese è già scattato il 31 marzo 2025, per le medie entrerà in vigore il 1° ottobre 2025, mentre per le piccole imprese il termine è fissato al 1° gennaio 2026. L’obiettivo è rafforzare la resilienza del sistema economico, tenendo conto delle diverse capacità operative delle aziende. L’iniziativa nasce da un’esigenza concreta. Secondo i dati dell’Ivass, l’Italia presenta uno dei più alti gap di protezione assicurativa in Europa, soprattutto per quanto riguarda terremoti e alluvioni.

Ma l’azione della Commissione Ambiente non si ferma alle assicurazioni

Dal 1980 al 2022, i danni legati ai cambiamenti climatici hanno raggiunto i 111 miliardi di euro. Mentre terremoti, frane ed eruzioni hanno causato perdite per quasi 100 miliardi, per un totale che supera i 210 miliardi. Le previsioni per il futuro parlano di impatti economici ancora più rilevanti, sia per il settore pubblico che per quello privato. Ma l’azione della Commissione Ambiente non si ferma alle assicurazioni. È stata approvata definitivamente la legge quadro sulla ricostruzione post-calamità, che ha l’obiettivo di superare la frammentazione normativa e garantire uniformità, certezza e velocità nelle fasi successive alle emergenze.

Le misure previste e l’aggiornamento al cambiamento climatico

Il testo introduce il concetto di “stato di ricostruzione di rilievo nazionale”, distinto dallo “stato di emergenza”, con lo scopo di assegnare poteri chiari e coordinati agli enti coinvolti. Parallelamente, nelle fasi istruttorie dei diversi provvedimenti esaminati, sono stati approfonditi i fenomeni di dissesto idrogeologico e scarsità idrica, e sono state adottate misure strutturali per la mitigazione del rischio e l’adattamento al cambiamento climatico.

Terremoti e alluvioni e prevenzione: la più efficace forma di tutela ambientale

Il filo conduttore di queste azioni è la consapevolezza che la prevenzione è la più efficace forma di tutela ambientale, economica e sociale. Costruire una nazione più resiliente significa investire oggi in sicurezza, consapevolezza e pianificazione, per evitare domani danni irreversibili. In un’epoca in cui l’emergenza è diventata quotidianità, l’Italia ha l’occasione, oltre che la responsabilità, di trasformarla in un nuovo paradigma di sviluppo sostenibile.

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di Mauro Rotelli - 14 Aprile 2025