
L'Italia globale
Dazi amari? Dubai potrebbe essere una vera occasione per il made in Italy
Dal rallentamento del mercato americano alla crescita degli Emirati Arabi Uniti: perché le imprese italiane possono e devono guardare a Est
Certe scosse si sentono forti, anche a migliaia di chilometri di distanza. I dazi imposti – e momentaneamente sospesi – dall’amministrazione Trump sull’import americano rischiano di colpire duramente molte economie esportatrici, tra cui l’Italia. Ma in uno scenario globale che cambia, chi sa leggere tra le righe può trasformare un ostacolo in trampolino. Mentre il mercato statunitense si complica, Dubai alza la mano e si propone come alternativa concreta, strategica e vantaggiosa. Un nuovo punto di partenza per il Made in Italy che cerca casa altrove. Ma perché proprio Dubai? Perché adesso? Ecco qualche risposta.
Politica internazionale solida e relazioni consolidate
Negli ultimi anni, il governo di Dubai ha investito con determinazione nella costruzione di relazioni internazionali. Gli Emirati Arabi Uniti sono membri attivi delle principali organizzazioni multilaterali e svolgono un ruolo centrale all’interno del Consiglio di Cooperazione del Golfo. A livello bilaterale, mantengono rapporti eccellenti con molte potenze occidentali, inclusa l’Italia. I rapporti con il nostro Paese, in particolare, sono cresciuti in modo stabile, come dimostra il recente investimento da 40 miliardi di dollari da parte del governo emiratino. Anche con gli Stati Uniti le relazioni restano distese: i dazi applicati agli EAU si attestano intorno al 10%, la soglia minima, segno di una posizione ancora favorevole nel contesto commerciale americano.
Ambiente favorevole agli investimenti esteri
Dubai si è affermata come una delle destinazioni più attrattive al mondo per l’investimento internazionale, grazie a un mix vincente di incentivi fiscali, burocrazia semplificata e infrastrutture all’avanguardia. Le numerose Free Zone presenti sul territorio permettono alle imprese estere di operare con condizioni agevolate, mentre l’imposta sulle società – introdotta recentemente – rimane tra le più competitive al mondo (9% sull’eccedenza dei 100.000 euro di utile). Inoltre, l’assenza di tassazione sul reddito personale rende gli Emirati una meta sempre più interessante anche per professionisti e talenti internazionali. Negli ultimi sei anni, il volume degli afflussi di capitali nel territorio è cresciuto in modo esponenziale, rendendo gli EAU uno snodo cruciale per il commercio e la finanza globale.
Una domanda in crescita per l’eccellenza italiana
In numerosi settori chiave – dall’edilizia al design, dalla moda al food & beverage – i prodotti italiani sono considerati un punto di riferimento per qualità e stile. Nell’ambito immobiliare, ad esempio, materiali come marmo, finiture di pregio, arredi e complementi firmati in Italia sono tra i più richiesti, soprattutto nei progetti di fascia alta. Con una crescita urbana ed economica costante, Dubai rappresenta un mercato in espansione che continuerà a richiedere beni e servizi ad alto valore aggiunto. Ogni nuovo grattacielo, ogni progetto di lusso, ogni resort è un’opportunità per esportare eccellenza. E questo vale anche per la moda, il food, l’arte, la consulenza professionale. Gli Emirati stanno crescendo in fretta e hanno fame di competenze, di gusto, di cultura. Esattamente quello che sappiamo offrire
Dubai: hub commerciale strategico
Uno degli aspetti più rilevanti è il ruolo di Dubai come snodo logistico globale. Come evidenziato dalla Confederazione Nazionale dell’Artigianato (CNA), le imprese italiane devono guardare verso nuovi mercati, in particolare l’area indo-pacifica. In questo scenario, Dubai rappresenta il ponte ideale tra Europa, Asia e Africa. La sua posizione geografica, unita a infrastrutture di eccellenza – porti, aeroporti e servizi doganali altamente efficienti – la rende una piattaforma perfetta per l’espansione commerciale verso mercati emergenti ad altissimo potenziale.
Conclusione
Una visione geopolitica lungimirante, una strategia fiscale attrattiva, una crescita economica costante e una posizione geografica strategica fanno oggi di Dubai una metropoli con un ruolo sempre più centrale nello scenario economico internazionale. Quella che un tempo era un piccolo villaggio di pescatori, oggi è un hub globale, grazie a decisioni politiche coraggiose e investimenti intelligenti. Un esempio da osservare con attenzione. Perché, in fondo, anche noi italiani, un tempo, eravamo maestri nell’arte di trasformare le sfide in opportunità.