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Dazi e Borse, Doris: “Niente panico, è un cattivo consigliere. Questa crisi può essere un’occasione per l’Europa”

Terremoto finanziario

Dazi e Borse, Doris: “Niente panico, è un cattivo consigliere. Questa crisi può essere un’occasione per l’Europa”

L'Ad di Banca Mediolanum mette in guardia da reazioni irrazionali. "L'incertezza è il peggior nemico dei mercati ma può servire all'Ue a prendere decisioni finora rinviate. Questa crisi passerà, sono fiducioso"

Politica - di Sara De Vico - 8 Aprile 2025 alle 15:09

“L’incertezza è il peggior nemico dei mercati. Però ci sono anche aspetti positivi”, perché l’Ue sarà obbligata “a prendere decisioni finora rimandate”. Non ha dubbi Massimo Doris, amministratore delegato di banca Mediolanum, sulla postura giusta di fronte ai dazi annunciati da Donald Trump che hanno terremotato le Borse, anche se oggi quelle europee sono già in rialzo. Intervistato da Il Giornale condivide la linea del governo Meloni improntata alla calma per evitare allarmismi eccessivi che danneggiano tutti. No alla logica della rappresaglia europea che porta dritta alla guerra commerciale da scongiurare a tutti i costi.

Dazi, l’ad di Mediolanum: ho fiducia, anche questa crisi passerà

“Questa crisi – premette l’Ad di Mediolanum – come quelle che l’hanno preceduta, fa parte del consueto susseguirsi degli eventi. Provoca danni e probabilmente ne provocherà. Ma è nella natura umana, di fronte all’imponderabile, trovare velocemente le soluzioni più opportune, che conducano a risolvere ogni crisi. È sempre accaduto, accadrà anche stavolta. In questo ho fiducia”. Per Doris, insomma. “il panico è un cattivo consigliere”. Un eventuale disinvestimento “nella stragrande maggioranza dei casi si rivela un errore. Nessuno ha la sfera di cristallo. Nessuno è in grado di capire quando i mercati toccano il fondo. Molto spesso chi vende per poi rientrare lo fa a prezzi più alti rispetto a quelli ai quali ha venduto spinto da una crisi di panico”.

“Il panico è cattivo consigliere, serve freddezza”

L’incertezza è il peggior nemico dei mercati, ammette Doris che però intravede anche aspetti positivi. “Una delle qualità di Banca Mediolanum è una certa dose di pragmatismo, diffuso a ogni livello. Non è ottimismo fine a se stesso, è sano pensiero positivo. Per esempio, possiamo dire che finalmente l’Unione europea è obbligata dagli eventi a prendere decisioni finora rimandate. Ad accelerare percorsi troppo lenti. E persino a rimettere in discussione convinzioni fino a ieri inossidabili”. Il riferimento è al dossier della difesa comune, sempre delegato alla Nato. “Non sono in alcun modo a favore della guerra”, chiarisce. “Ma una difesa comune è un passo avanti in termini di maggiore autonomia dell’Unione, in termini di sicurezza, è un modo per contare di più sullo scacchiere globale”. La difesa europea è anche l’occasione per buttare giù “le ultime barriere che ci impediscono di diventare una sola piattaforma. Con una totale libera circolazione di prodotti, semilavorati, manufatti, a disposizione di una domanda unica continentale. Mi aspetto anche che finalmente si arrivi al mercato unico dei capitali, al mercato unico bancario”.

“Contesto l’applicazione ideologica della transizione green”

Doris auspica anche un cambio di passo sulla transizione green. “Ne contesto l’applicazione ideologica che ha imposto tempi troppo ravvicinati, sottostimando gli impatti sul fronte industriale, della competizione e dell’occupazione. Ora vanno rivisti tempi e modalità”. Infine il consiglio “anti-panico” ai risparmiatori. “Se è del tipo che gioisce sui balzi del 20% e si spaventa davanti ai crolli a due cifre, è meglio che resti fuori dalla Borsa. Se invece in lui non prevale l’animo speculativo e ha scelto un titolo solido, resti fermo e per qualche mese non guardi il listino azionario: nel tempo avrà di che rallegrarsi. Chi invece ha un portafoglio ben diversificato o è gestito da professionisti, non deve temere: nel lungo periodo il guadagno è assicurato. È la lezione di mio padre Ennio, oggi è la mia”.

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di Sara De Vico - 8 Aprile 2025