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Dazi, Fidanza: “Trump vuole mandare un messaggio all’Europa sulla Cina. L’obiettivo resta lo zero a zero”

Stati Uniti e Ue

Dazi, Fidanza: “Trump vuole mandare un messaggio all’Europa sulla Cina. L’obiettivo resta lo zero a zero”

Politica - di Gabriele Caramelli - 10 Aprile 2025 alle 10:24

Non c’è da stupirsi dell’inserimento dei dazi dagli Usa, perché «il disegno di Trump era chiaro da giorni» secondo Carlo Fidanza, capodelegazione di Fratelli d’Italia al Parlamento europeo. L’eurodeputato  in un’intervista al Corriere della sera ragione dell’imposizione delle nuove tariffe statunitensi e del blocco per 90 giorni deciso in extremis dal presidente Usa. I dazi servono al presidente americano – spiega Fidanza –  «per riequilibrare la bilancia commerciale americana ma soprattutto in chiave geopolitica, il suo discorso con l’Europa ha in prospettiva i rapporti con la Cina». Il presidente Usa ha scelto momentaneamente di sospendere i dazi per 90 giorni verso tutti i paesi ad eccezione della Repubblica popolare cinese, che rimane un antagonista permanente per la Casa Bianca.

Dazi, Fidanza e il “messaggio di Trump”

Per il capodelegazione di FdI a Strasburgo il messaggio di Trump si può riassumere così: «Voi europei ci state o no a entrare in un blocco anticinese? È questo il nodo che dobbiamo sciogliere. La Ue con la transizione ecologica di fatto ha puntato sull’elettrico e ha sposato finora una politica filo-cinese». Quanto alla frase volgare rivolta dal presidente Usa ai leader mondiali che fremono per ottenere uno stop alle tariffe, per Fidanza era rivolta «ai 70 paesi che hanno chiesto un trattato bilaterale con gli Usa e la Meloni non l’ha mai chiesto». Quanto all’applicazione delle contromisure dell’Unione europea verso gli Usa, ha precisato che «stiamo parlando di una nuova lista che potrebbe scattare, ma adesso, dopo gli ultimi sviluppi, non è detto».

La cancellazione dei dazi resta l’obiettivo a cui tendere

La cancellazione reciproca dei dazi, la formula “0 a 0” utilizzata anche dalla premier Meloni,  per Fidanza “resta l’obiettivo a cui tendere, ma il negoziato con Trump rimane difficile, dazi a parte. Gli ostacoli persistono dal momento che gli americani considerano barriere da abbattere “non tanto l’Iva, quanto gli oneri burocratico-amministrativi” e soprattutto i criteri di qualità, dal cibo alla sanità. Eppure i modelli di riferimento per le ultime due categorie “per noi sono fondamentali – ha ricordato l’europarlamentare dell’Ecr – non si può rinunciare alla denominazione d’origine dei cibi, l’ha detto anche il ministro Lollobrigida, sono alla base della qualità del prodotto italiano».

Quanto al nervosismo diffuso in Francia per la nuova missione della premier Giorgia Meloni negli Usa, Fidanza la pensa come il ministro degli Affari europei Tommaso Foti: «Quando ci va Macron a parlare con Trump è un grande europeista, se ci va Meloni invece vuole dividere l’Europa”. “Poi per fortuna qualcuno dall’Eliseo deve aver capito che Giorgia Meloni va per prima in avanscoperta, dopo la sospensione dei dazi, per rappresentare gli interessi dell’Europa».

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di Gabriele Caramelli - 10 Aprile 2025