
Il report Youtrend
Dazi, il sondaggio ammutolisce il bubolare dei gufi di sinistra: i più sostengono Meloni e un suo mandato ponte fra Usa e Ue
La rilevazione parla chiaro e i numeri e le risposte degli interpellati confermano: l’80% degli italiani boccia Trump, ma il 36% dà fiducia alla premier come pontiere tra Stati Uniti e Europa. Tutte le cifre
Dazi di Trump, l’ultimo sondaggio YouTrend parla chiaro. E lo fa a suon di cifre percentuali e numeri che confermano attraverso la plasticità della matematica statistica la fiducia degli elettori nelle strategie del governo e nell’operato diplomatico, operativamente lungimirante, della premier. E allora, con l’80% degli italiani che boccia Trump e la scure delle tariffe, il 36% dà fiducia a Meloni come ponte tra Usa e Ue. Andiamo allora a leggere tra le righe del report per trovare riscontro a quanto appena enucleato.
Dazi, il sondaggio Youtrend boccia Trump ma invoca il mandato della Meloni a fare da ponte
Gli elettori italiani bocciano la politica dei dazi di Donald Trump: è questo è un punto di partenza inoppugnabile. Secondo l’ultimo sondaggio di Youtrend per Sky Tg24, l’80% del campione ha un giudizio negativo sull’introduzione delle nuove tariffe annunciate dal presidente statunitense, con solo il 13% che le accoglie con favore. Non solo. Gli elettori si dividono però sulle possibili contromisure da parte dell’esecutivo italiano: per il 36% l’Italia dovrebbe mediare fra Usa e Ue (soluzione preferita per gli elettori di FI e FdI). Per il 32% dovrebbe imporre nuovi dazi agli Stati Uniti e cercare altri partner commerciali (come sostenuto dagli elettori di Pd, M5S e AVS). Mentre per il 20% bisognerebbe negoziare direttamente con Trump (opzione preferita dagli elettori della Lega).
Il 36% degli interpellati dà fiducia alla mediazione della premier tra Usa e Ue
A margine del sondaggio, e sempre a proposito del presidente Usa, dai riscontri numerici della rilevazione si evince che ha fiducia in Donald Trump solo il 14% degli italiani. Un giudizio negativo oggi anche fra gli elettori della Lega (39% ha fiducia) e Fratelli d’Italia (29%). Per fare un confronto, il 23% degli elettori ha fiducia nella presidente della Commissione Europea Ursula von der Leyen. Quanto detto per completezza dell’informazione, a fronte di un messaggio che la maggioranza degli elettori, stando all’analisi in oggetto, lancerebbe forte e chiaro sul fronte della politica commerciale internazionale. Sì, perché se è vero che l’80% degli italiani boccia le scelte di Donald Trump in materia di dazi, è altresì innegabile che la vera notizia riguarda il mandato che, di fatto, una parte significativa del Paese affida a Giorgia Meloni.
Dazi Trump, una preferenza netta per un ruolo attivo e di mediazione dell’Italia e della Meloni
Pertanto, alla domanda su come dovrebbe reagire l’Italia alla linea protezionistica del presidente Usa, gli italiani si dividono, ma con una preferenza netta per un ruolo attivo e di mediazione dell’Italia. Il 36% degli intervistati, infatti, indica chiaramente che il governo dovrebbe farsi promotore di un dialogo tra Washington e Bruxelles. Un’opzione che esplicita con l’attendibilità della matematica percentuale il consenso degli elettori. E che conferma a suon di risposte la fiducia nella premier come interlocutrice credibile sulla scena internazionale.
I dati suddivisi per schieramenti politici
A seguire, il 32% degli interpellati per il sondaggio vorrebbe una risposta più muscolare: imporre nuovi dazi agli Stati Uniti e cercare altri partner commerciali. Una linea sostenuta in prevalenza dagli elettori della sinistra – Partito Democratico, Movimento 5 Stelle e Alleanza Verdi e Sinistra – che vedono nella fermezza economica la via per rispondere al protezionismo trumpiano. Infine, un 20% del report demoscopico suggerisce una trattativa diretta con Trump. Una strategia sostenuta soprattutto dagli elettori della Lega, che puntano sul pragmatismo e su un dialogo bilaterale, svincolato dai meccanismi europei.
Dazi Trump, Meloni una figura chiave: non solo un auspicio
Il dato politico più rilevante, però, resta quell’indicazione di fiducia che emerge dalla prima opzione: in un’Europa ancora incerta sul da farsi, l’Italia può e deve giocare un ruolo da protagonista. E Giorgia Meloni – forte dei suoi rapporti consolidati sia con Bruxelles che con Washington – può confermarsi come la figura chiave, la personalità politica e diplomatica giusta per ricucire un eventuale strappo a lacerazione già conclamata. Un’Italia ponte tra le due sponde dell’Atlantico: non è solo un auspicio, è una responsabilità che, a quanto pare, molti italiani sono pronti ad affidare al governo e alla sua premier.
Maturità e visione strategica del centrodestra, in risposta a vecchie ricette di antagonismo commerciale della sinistra
Insomma, il sondaggio Youtrend parla chiaro: mentre a sinistra si cerca lo scontro e si rispolverano vecchie ricette di antagonismo commerciale, il centrodestra – e in particolare gli elettori di Fratelli d’Italia e Forza Italia – dimostrano ancora una volta maturità e visione strategica. In un mondo attraversato da tensioni geopolitiche e instabilità economica, l’Italia può fare da ago della bilancia, assumendo un ruolo centrale nella mediazione tra due giganti dell’Occidente: Stati Uniti ed Unione Europea.
Italia first: un punto di partenza. Meloni pronta a difendere l’interesse nazionale senza rinunciare al dialogo
Giorgia Meloni del resto ha già mostrato di saper tenere la barra dritta in Europa senza svendere gli interessi italiani, e di sapersi muovere con intelligenza anche a Washington. La fiducia del 36% degli italiani in una sua azione di equilibrio internazionale non è solo un dato statistico: è il riconoscimento politico di una leadership credibile, solida, e pronta a difendere l’interesse nazionale senza rinunciare al dialogo. Mentre altri agitano dazi e ritorsioni, l’Italia guidata da Meloni costruisce ponti. E lo fa con autorevolezza.