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Dazi, Urso: “Meloni a Washington per negoziare nello spirito europeo. Cina mercato importante, ma la nostra bussola è l’Occidente”

Giornata del Made in Italy

Dazi, Urso: “Meloni a Washington per negoziare nello spirito europeo. Cina mercato importante, ma la nostra bussola è l’Occidente”

Politica - di Gabriele Caramelli - 15 Aprile 2025 alle 11:26

La missione del presidente del Consiglio Giorgia Meloni a Washington serve a semplificare il negoziato perché “non dobbiamo rassegnarci” alle tariffe degli Usa, “rispondendo con ritorsioni e innescando una guerra commerciale”. Queste le parole del ministro per le imprese e il Made in Italy Adolfo Urso a Rtl sui dazi, in occasione della Giornata nazionale del Made in Italy. “Dobbiamo subito trattare”, ha affermato il titolare di via Veneto, spiegando che in quest’ottica è improntata “la missione di Giorgia Meloni a Washington nello spirito europeo, per facilitare il negoziato in corso consentendo a tutti di guardare in una prospettiva positiva”.

Urso ha poi osservato che “le imprese italiane guadagnano posizioni” nell’export nonostante le crisi di questi anni, dal Covid al rallentamento globale, “perché il sistema è più resiliente e più dinamico per cogliere opportunità”. Poi ha sottolineato l’esigenza di un negoziato tra gli Usa e la Commissione Ue, per eludere un’escalation della guerra commerciale con danni “gravissimi” a lavoratori e imprese europee.

Dazi, Urso: “Abbiamo sempre indicato all’Ue un negoziato con gli Usa, attenzione alla Cina…”

“Noi abbiamo sempre indicato alla Commissione europea la necessità di instaurare da subito un negoziato con l’amministrazione americana – ha evidenziato Urso – con la prospettiva che deve sempre rimanere come bussola per la nostra strategia di un’area di libero scambio tra Nord America, Stati Uniti, Canada e Messico e l’Unione Europea con dazi zero”. “La bussola deve restare quella di riunificare l’Occidente, ridurre le tensioni e i dazi: questa è la nostra visione strategica”, ha poi aggiunto il ministro.

Poi un invito alla cautela a chi guarda con favore la Cina: “Lo dico anche alla sinistra italiana che guarda sempre ad Oriente, noi invece guardiamo sempre ad Occidente”. Il titolare del dicastero per le Imprese ha precisato che quello cinese “è un mercato importante e irrinunciabile con il quale occorre continuare i rapporti commerciali in una logica ‘win-win’, ma la nostra naturale propensione è nell’intensificare i rapporti con i Paesi con cui condividiamo cultura e valori”.

Eccellenze italiane: il “Piano moda Italia” previsto a maggio

“Abbiamo predisposto un Piano moda Italia, frutto di un confronto a Milano con i ceo dei principali brand e a Roma con le associazioni della filiera, che presenteremo a maggio al Tavolo della moda, con un pacchetto di strumenti che vedono in campo Cdp, Sace e Invitalia, con l’Ice in prima linea”, ha annunciato Adolfo Urso durante un’intervista ad Mf Fashion, ricordando che “nei mesi scorsi abbiamo riformato gli Its e sono aumentati gli studenti nei nuovi Licei del Made in Italy”. Poi ha reso noti alcuni dettagli sul “Tavolo della moda”, a cui parteciperanno “sia le associazioni che rappresentano i brand, come Altagamma (vedere box in pagina) e Confindustria moda, sia le associazioni degli artigiani e delle pmi, così come le regioni interessate”.

Dunque, l’obiettivo è quello di “rafforzare la filiera con gli strumenti previsti nel Ddl annuale sulle Pmi attualmente in Parlamento e con misure finanziarie specifiche già in atto, come i mini contratti di sviluppo, con oltre 250 milioni di euro stanziati per il 2025”. “Stiamo anche definendo un pacchetto specifico per essere tempestivi in questa fase di transizione”, prosegue il ministro. Inoltre, per lui l’acquisizione di Versace da Prada rappresenta “un segno di inversione di tendenza dopo anni in cui i brand italiani venivano acquisiti da aziende straniere. Finalmente nasce un vero polo del lusso interamente Made in Italy”. Per di più, l’apertura a Valenza della nuova manifattura Bulgari “dimostra come anche un colosso internazionale intenda continuare sulla strada della produzione in Italia. Siamo noi la fabbrica del lusso del mondo”.

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di Gabriele Caramelli - 15 Aprile 2025