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De Luca è caduto ma già medita vendetta: una lista “family” per schiantare il Pd in Campania, con la carta del figliol d’oro…

La sentenza choc

De Luca è caduto ma già medita vendetta: una lista “family” per schiantare il Pd in Campania, con la carta del figliol d’oro…

Politica - di Leo Malaspina - 10 Aprile 2025 alle 17:40

Mai come da quando, ieri sera, ha avuto notizia della sentenza della Consulta che gli impedisce la terza candidatura in Campania, Vincenzo De Luca mostra ironia e serenità. Dopo la battuta sulla vernice da comprare per cancellare dai tribunali la scritta “La legge è uguale per tutti, oggi lo “sceriffo” campano parla di un’Alta Corte, anzi, altissima, manifestando tutto il suo livore. Ma intanto medita e prepara la “vendetta” contro il suo, si fa per dire, Pd. Perché se è vero che in Campania il Pd è lui, è anche vero che la sua principale nemica è la segretaria di quello stesso partito, che non vede l’ora di sperimentare il “campo largo” in Campania accettando di convergere su una candidatura grillina, l’ex presidente della Camera Roberto Fico o l’ex ministro dell’Ambiente Sergio Costa.

De Luca, il day after di veleni con le minacce al Pd

“Dopo il pronunciamento dell’Alta, anzi Altissima, Corte, si apre in Italia una stagione politica di alto valore ideale, morale e istituzionale…Ma nessuno si faccia distrarre dal lavoro!”, annuncia oggi, in una nota alla stampa, il presidente della Regione Campania. In un lungo elenco, che a detta di De Luca sarà aggiornato mensilmente, vengono illustrate in 21 punti tutte le prossime scadenze che impegneranno in prima persona il presidente e la giunta regionale. Si lavora. Ovviamente per fare voti, voti “deluchiani” da mettere a disposizione di chi?

Si parla giù di una lista di disturbo, ma anche molto più che di disturbo, in stile “family”, ovvero costellato di personaggi, parenti, amici e sodali (e sono tanti) in grado di far volare il “brand” dello “sceriffo e mettere nei guai la Schlein. “Da qua devono passare”, avrebbe detto il Governatore, che secondo alcuni non escluderebbe la possibilità di mettere in campo il figlio Piero, deputato Pd, figliol “d’oro” acchiappa-voti, quelli del padre. “Sa bene che comunque il centrosinistra dovrà fare i conti con lui in Campania. Basta che decida di presentare una sua lista (l’ipotetico nome c’è già: ‘A testa alta’) e sponsorizzare un altro candidato a presidente per mettere in difficoltà Elly Schlein e Giuseppe Conte. Ma potrebbe anche mettere quella lista personale al servizio del centrosinistra…”, scrive oggi il Corriere della Sera.

Quello che è certo è che Elly Schlein sarà costretta a trattare con lui. E per alcuni De Luca potrebbe ricandidarsi a sindaco di Salerno. “Adesso si apre una nuova partita e Schlein non può fallire perché non fa mistero di puntare alla vittoria in quattro delle sei regioni in cui si andrà a votare in autunno. In Campania, appunto, dove propugna il ‘modello Manfredi. Senza un civico candidato alla guida della Regione, però, anche se è girato il nome del rettore della Federico II Matteo Lotito, perché la leader dem sa che Conte vuole Fico (mentre De Luca preferirebbe un altro M5S, Sergio Costa)…”, dice ancora il Corriere. Guerra o pace, di sangue, nel Pd campano, ne scorrerà tanto: il centrodestra saprà approfittarne?

 

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di Leo Malaspina - 10 Aprile 2025