
A Marganech
Drone russo centra un bus nel sud-est dell’Ucraina e fa strage di operai: decine di vittime e 30 feriti
Nuova strage in Ucraina. È avvenuta questa notte nella regione di Dnipropetrovsk, un drone russo ha colpito un bus carico di operai. Il bilancio è tragico: 9 morti e trenta feriti gravi. Ad annunciarlo su Telegram è stato il governatore Serhiy Lysak, pubblicando le immagini strazianti del mezzo sventrato. Il teatro della tragedia è Marhanec, cittadina non nuova agli attacchi, ma stavolta colpita nella quotidianità.
Soulless Russian soldiers launched a kamikaze drone. And where it hit, just think about it – a bus! People were on their way to work, ordinary workers. Nine lives were cut short by this inhumane aggression. Thirty people were wounded. Manganese
A town in Ukraine. pic.twitter.com/RnrH4LJjZA— Katerina Horbunova (@blue_eyedKeti) April 23, 2025
L’attacco al bus in Ucraina: altre vittime civili dopo Sumy
L’attacco giunge dieci giorni dopo il raid su Sumy, costato la vita a decine di civili, anche bambini. Solo due giorni fa, il presidente ucraino Volodymyr Zelensky aveva proposto a Mosca di estendere di trenta giorni la cosiddetta «tregua di Pasqua». Una richiesta che il presidente russo Vladimir Putin aveva accolto con cautela, dichiarandosi disposto a valutarla «attentamente, forse bilateralmente, dopo un dialogo».
💥 Russia strikes civilian bus in Ukraine — 9 dead, 30 injured
This morning, a Russian drone targeted a bus carrying workers to a factory in Marhanets, Dnipropetrovsk region.
🚍 Ordinary people on their way to work.
🎯 Hit deliberately.
🕯 9 killed.
🚑 Over 30 wounded.Another… pic.twitter.com/HEbk3N8AcS
— Devana 🇺🇦 (@DevanaUkraine) April 23, 2025
Sul fronte russo
Dall’altro lato del fronte, è di ieri la notizia di una potente esplosione in un deposito di munizioni nel distretto di Kirzhach, nella regione russa di Vladimir. Quattro i feriti, tre dei quali ricoverati d’urgenza, ora in condizioni stabili, mentre il quarto riceverà cure ambulatoriali. «Fortunatamente, nessuno è morto», ha dichiarato il governatore Alexander Avdeyev, commentando l’incidente che – a dire del Ministero della Difesa – sarebbe stato causato da un incendio scoppiato all’interno di un’unità militare. Le autorità hanno evacuato il personale e gli abitanti di sette villaggi e dodici comunità estive vicine.
Il Cremlino rivendica l’avanzata sul territorio
Nel frattempo, le forze russe rivendicano le conquiste nella regione di Donetsk. Secondo quanto riferito martedì dal dicastero militare di Mosca, «le unità del gruppo di battaglia meridionale hanno liberato l’insediamento di Sukhaya Balka attraverso operazioni attive».
Nelle ultime 24 ore, il Cremlino sostiene inoltre di aver inflitto gravi perdite alle forze ucraine nelle aree circostanti Novoolenovka, Zarya, Ulyanovka, Vasyukovka, Novaya Poltavka, Seversk, Chasov Yar e Yablonovka. Secondo il bollettino russo, l’esercito di Kiev avrebbe perso circa 300 uomini , un carro armato, cinque veicoli corazzati – incluso un M113 di fabbricazione statunitense – otto mezzi logistici, quattro cannoni e un lanciarazzi Grad. Distrutte anche una stazione di guerra elettronica e un deposito di munizioni.