CERCA SUL SECOLO D'ITALIA

E’ morto Giancarlo Gentilini, aveva 95 anni

Aveva 95 anni

È morto Giancarlo Gentilini, il sindaco “sceriffo” di Treviso che sdoganò la Lega nelle amministrazioni

Il ricordo commosso di Luca Zaia: «Fu molto più di quel soprannome: «È stato un uomo delle istituzioni prima ancora che un politico, ha saputo dare una risposta di buon governo a una città e diventare un modello per altri»

Cronaca - di Natalia Delfino - 24 Aprile 2025 alle 19:11

È morto all’età di 95 anni Giancarlo Gentilini, l’ex sindaco “sceriffo” leghista di Treviso. A darne l’annuncio i familiari, la moglie Marta e i due figli Antonio e Stefano. «Addio a Giancarlo Gentilini. Un grande sindaco, un grande alpino, un grande Veneto, un grande leghista», ha scritto su X Matteo Salvini.

È morto Giancarlo Gentilini, l’ex sindaco “sceriffo” di Treviso

È stato poi il governatore del veneto, Luca Zaia, a ricordare le capacità amministrative di Gentilini, avvertendo che «il soprannome di “sceriffo” era molto riduttivo». «È stato un uomo delle istituzioni prima ancora che un politico, un grande amministratore pubblico che negli anni della fine della Prima Repubblica ha saputo cogliere e intercettare i sentimenti della gente, di quello che chiamava “il mio popolo”, e grazie a questa dote come pochi altri ha saputo dare una risposta di buon governo a una città e diventare un modello per generazioni di sindaci in tante parti d’Italia», ha ricordato Zaia, sottolineando che Gentilini è stato anche «tra i primi sindaci eletti direttamente», dando  «un’interpretazione di questo ruolo il più possibile vicino ai cittadini».

Zaia: «Fu molto più di quel soprannome»

Zaia ha quindi ricordato l’importanza di Gentilini per la Lega, di cui «ha sdoganato l’immagine nella pubblica amministrazione in anni in cui era tutt’altro che facile; da quando, nel 1994, con la sua candidatura è stato espugnato il comune di Treviso è stato l’inizio di una galoppata». Poi un ricordo più personale: «Lo ho conosciuto proprio in quei giorni, nel 1993, ed è nata un’esperienza comune. Negli anni che hanno visto lui primo cittadino di Treviso e me al vertice della provincia fino al 2005, si è cementata una fortissima intesa. Abbiamo condiviso una grande passione civile, l’impegno e l’ansia del cambiamento, la visione di un Veneto portato fuori dalle secche in cui lo aveva relegato la vecchia politica dei palazzi. Ha reso quegli anni indimenticabili; mi mancherà e, sono certo, mancherà a tanti».

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

di Natalia Delfino - 24 Aprile 2025