
Odio rosso sul web
Foto a testa in giù, Carlotta Iandoli di Azione universitaria presa di mira sui social. FdI: “Un gesto vile”
E’ tremendo quando la sana competizione politica istituzionale si trasforma in un modo per schernire il proprio rivale in modo grottesco. Carlotta Iandoli, 20 anni, studentessa di giurisprudenza all’università di Salerno e candidata di Azione universitaria al Cnsu (Consiglio nazionale degli studenti), è stata oggetto di un attacco sui social: la sua immagine è stata rappresentata a testa in giù con la scritta «adesso si legge meglio» e secondo il Mattino, la pagina incriminata è TotoElezioni. «Un gesto da condannare senza dubbio. A prescindere da chi lo subisca, se sia uomo o donna – sottolinea la candidata di destra – una pagina social indirizzata ai giovani studenti deve dare la possibilità di esprimersi, invece di alimentare un clima di intolleranza e di odio».
«Una diffusione di odio e misoginia», commentano unitamente Nicola D’Ambrosio, presidente nazionale di Au, e Romano Carabotta, responsabile di Azione universitaria Unisa. Il clima della competizione elettorale universitaria non è propriamente sereno, ma Carlotta non si è fatta intimorire e ha risposto per le rime: «Con poca originalità hanno pensato di appendermi a testa in giù».
Iandoli, Au: «Vado avanti a testa alta»
«Vado avanti a testa alta. Per me è un grande onore e una grande responsabilità poter rappresentare Azione universitaria», afferma ancora Carlotta Iandoli. «Da donna, la denigrazione mediatica mi ha provocato profondo dispiacere: un attacco che non dovrebbe accadere in un’università. E’ un degrado per tutta la rappresentanza – continua – noi crediamo che un uomo o una donna debbano meritarsi sul campo il successo di un risultato». «Dobbiamo superare l’idea che la donna venga inserita nelle liste semplicemente come opportunità, riducendola ad un oggetto da vetrina e non per merito», ricorda ancora la studentessa ventenne, aggiungendo che «nella mia immagine capovolta non c’è grande civiltà di satira. Sono sempre aperta al dialogo e al confronto».
«Non mi intimorisce questo attacco e non mi fa paura», ricorda la ragazza, che poi evidenzia: «Sono forte del sostegno dei miei amici e degli studenti che sono stanchi del clima che si respira in ateneo. Questi gesti sono una bussola che ci orienta ancora meglio». «L’università deve ritornare agli studenti che devono rivendicare il proprio diritto alla ‘libertà di cambiare’», ha spiegato ancora Carlotta Iandoli, precisando che quest’ultimo «è anche lo slogan che abbiamo scelto per la campagna elettorale. Azione è una realtà nuova, nata come associazione con la volontà di creare nuovi spazi, in prima linea nelle battaglie per il caro mensa o per l’attacco hacker o ancora per la sicurezza delle infrastrutture Unisa».
Iannone, FdI: «Un gesto vile, forza Carlotta»
Antonio Iannone, senatore e commissario regionale di Fratelli d’Italia in Campania ha definito «un gesto vile» l’attacco ai danni della candidata di Azione universitaria. “Pensano di minacciare – osserva l’esponente di FdI – ma non sanno che i nostri giovani fanno politica intendendola come spirito di servizio e passione civile. Ci vuole ben altro per spaventare Carlotta e tutti i ragazzi di Azione universitaria Salerno che possono contare sul sostegno di tutto il partito campano». E aggiunge: «La sinistra che vorrebbe dare lezioni di libertà in realtà dovrebbe prendere lezioni di democrazia. Chi pensa di essere professore in realtà è alunno asino. Forza Carlotta».
L’amministratore della pagina cerca di difendersi
«Attraverso la nostra pagina si svolge da tempo attività di libera satira politica e raccolta di testimonianze e denunce anonime da parte degli studenti dell’università di Salerno», spiega Carmine Paolillo, che peraltro è l’unico amministratore della pagina social «Totoelezioni». «Le critiche rivolte non fanno distinzione di appartenenze o fazioni – prosegue – colpendo in modo paritario tutti i soggetti pubblici e candidati universitari». «In relazione all’immagine di Carlotta Iandoli, si precisa che non vi era alcuna volontà offensiva o misogina», dice ancora Paolillo. Negli ultimi tempi però, le notizie sui maltrattamenti subiti dalle donne sono veramente tanti e per questo motivo sarebbe opportuno rendersene conto. Poi insiste: «L’immagine, dal tono evidentemente satirico, è da intendersi come una risposta simbolica ad atteggiamenti analoghi messi in atto da membri di Azione universitaria Unisa, i quali avevano esposto simboli antifascisti capovolti nei propri spazi». Intanto, sembra che alla fine l’immagine di Carlotta sia stata rimossa dalla pagina Instagram di riferimento: forse il gestore deve aver ripensato alle proprie azioni.