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Friedman da Parenzo rilancia sulla Meloni da Trump e la Boldrini frigge, ma non solo lei

Discussione rovente su La7

Friedman spiazza le prefiche di sinistra: “Applausi a Meloni statista”. E il “rosicometro” con Boldrini e Fusani s’impenna come non mai (video)

Friedman da Parenzo spiazza gufi e cassandre di sinistra esordendo: «Giorgia Meloni, piaccia o non piaccia, ha dimostrato di essere una statista». E la Boldrini sobbalza sulla poltrona...

Politica - di Giulia Melodia - 19 Aprile 2025 alle 16:37

Non c’è dubbio: la visita di Giorgia Meloni a Donald Trump continua a tenere banco nel dibattito politico italiano, con un’eco particolare suscitata da una sinistra in fermento, su cui incombono anche le parole del giornalista Alan Friedman, noto detrattore delle politiche del governo e giornalista in arrivo da oltreoceano, notoriamente non proprio incline alle politiche di Trump e al suo establishment.

Friedman da Parenzo spiazza gufi e cassandre di sinistra

Eppure, ospite di David Parenzo nella trasmissione L’Aria che tira su La7, Friedman ha sorprendentemente definito la premier italiana una “statista”, non mancando di rilevare opportunità e positivi riscontri sul fronte della tessitura relazionale di rapporti e scambi a livello globale con il presidente Usa. Un’affermazione, quella di Friedman, che ha finito per scuotere fin nelle fondamenta i salotti dem, facendo sobbalzare sulla poltrona in particolare la deputata del Partito Democratico, Laura Boldrini. Ma procediamo con ordine, e per gradi.

«Giorgia Meloni, piaccia o non piaccia, ha dimostrato di essere una statista»

Durante la sua partecipazione al programma di La7, Friedman ha argomentato come Meloni abbia dimostrato una notevole abilità nel muoversi sullo scacchiere internazionale, tessendo relazioni significative con leader globali come Trump. «Giorgia Meloni, piaccia o non piaccia, ha dimostrato di essere una statista», ha dichiarato con fermezza Friedman, «capace di rappresentare l’Italia con una voce autorevole e una visione strategica». «Che sensazione hai? Qual è la notizia di queste ore?», gli chiede quindi di rimando David Parenzo aprendo la puntata de L’aria che tira su La7, nel “day after” l’incontro tra Giorgia Meloni Donald Trump.

E la Boldrini sobbalza sulla poltrona…

E il giornalista americano, notoriamente un critico agguerrito tanto della premier italiana quanto del presidente degli Usa, stavolta però non può che riconoscere: «C’è un passo potenzialmente positivo se la missione Meloni ci porta a una visita di Trump a Roma in un tempo ravvicinato e utile, entro questi 90 giorni di incertezza sui dazi»… Dunque, già questo basterebbe per una intera puntata. Peccato che le parole pronunciate da Friedman nel salotto televisivo di Parenzo amplifichino le reazioni dem. Tanto che, in testa a tutte Laura Boldrini, dal Pd non tarda ad arrivare la replica veemente.

La discussione tv si arroventa

Così, attraverso i suoi canali social, l’immancabile amazzone del Pd, si affretta a mettere nero su bianco il suo totale disaccordo rispetto alla valutazione di Friedman. «Trovo sconcertante che si possa definire “statista” chi cerca l’approvazione di figure che hanno minato le fondamenta della democrazia», commenta l’esponente dem riferendosi implicitamente al rapporto tra Meloni e Trump. La discussione si arroventa, e polarizza rapidamente l’opinione pubblica. Da un lato, molti lodano la lucidità e l’onestà intellettuale del giornalista, che in collegamento con La7 ammette la resa rispetto alle solite ostilità, evidenziando chiaramente come Meloni stia effettivamente consolidando il ruolo dell’Italia in contesti internazionali cruciali. Dall’altro lato, le critiche non si fanno attendere: con accuse a Friedman di “eccessiva benevolenza” verso la premier.

Ma Friedman incalza e indigna la Boldrini

Ma Friedman incalza, e aggiunge finanche: «Se Ursula Von der Leyen, che non è mai stata nominata durante l’incontro nell’ufficio ovale, accetta di venire a Roma e negoziare con Trump sui dazi, sarebbe molto positivo». Solleticando la reazione della Boldrini che replica nell’immediatezza: «Mah, insomma»… eccepisce la dem protestando sotto voce in studio, e riassumendo in due parole il risentimento rosicante della sinistra italiana.

Friedman scalda la discussione e arroventa gli animi in studio

La trasmissione si chiude. Ma l’eco dell’ospitata di Friedman su La7 continua a risuonare nel panorama politico italiano, confermando come la figura di Giorgia Meloni e le sue mosse internazionali siano oggetto di un’attenzione costante di interpretazioni demagogiche da parte della sinistra al caviale. Ma certamente, almeno l’analisi di un osservatore come Friedman, espressa in un contesto popolare come L’Aria che tira, ha avuto il merito di vivacizzare ulteriormente un dibattito già acceso, destinato a protrarsi ancora a lungo.

E il “rosicometro” della sinistra va in tilt

Specie perché, anche andando oltre, Friedman ha aggiunto in calce: «Tutto sommato, è stata una grande foto-opportunità per tutti e due. Ora, la prova del nove sarà se Ursula Von der Leyen o il commissario europeo per il commercio verranno contattati lunedì dalla Casa Bianca». Pur chiosando Parenzo da par suo – e dando almeno un assist alla Boldrini –: «Per me però Trump non ha cambiato linea. Rimane il solito Trump…». Tanto da indurre Friedman ad aggiungere: «È stato felice di avere Meloni alla Casa Bianca, forse la notizia è che è la prima volta che Trump non ha insultato un suo ospite». E forse a quel punto il “rosicometro” della sinistra si è impennato come non mai… (Clicca qui per vedere il video dell’intervento di Friedman a L’Aria che tira su La7 dall’account Facebook della trasmissione).

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di Giulia Melodia - 19 Aprile 2025