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Giochi aperti in Vaticano: favoriti gli italiani Zuppi, Parolin e Pizzaballa ma spunta l’ipotesi del Papa nero

Il dopo Francesco

Giochi aperti in Vaticano: favoriti gli italiani Zuppi, Parolin e Pizzaballa ma spunta l’ipotesi del Papa nero

Cronaca - di Marta Lima - 21 Aprile 2025 alle 19:23

I giochi, in Vaticano, sono già iniziati: sono 135 i cardinali elettori che prenderanno parte al conclave che eleggerà il successore di Papa Francesco. Per avere il nuovo Pontefice serviranno i 2/3 dei voti, il quorum è quindi di 90. Il conclave avrà inizio tra il 15esimo e il 20esimo giorno dalla morte del Papa. La prima data utile è quindi quella del 5 maggio, ma qualora i cardinali elettori dovessero essere tutti a Roma e d’accordo tra loro l’avvio del conclave potrebbe essere anticipato. I numeri dicono, dunque, che la prossima riunione dei cardinali nella Cappella Sistina potrebbe avere come esito l’elezione di un Papa a trazione ‘Bergogliana’ e quindi in continuità con il corso impresso alla Chiesa dal Papa argentino. La nazione più rappresentata è l’Italia con 17 cardinali.

Un Papa nero per la successione a Bergoglio?

Secondo il sito specializzato College of Cardinals Report, uno dei nomi più «papabili» è quello di Frigolin Ambongo Besungu (nella foto), arcivescovo di Kinhsasa, nella Repubblica democratica del Congo, e di orientamento francescano. La sua elezione non solo rappresenterebbe una novità assoluta – sarebbe il primo papa nero e di origine africane – ma farebbe contenta l’ala più conservatrice del Clero. Di recente, Besungu si è fatto conoscere soprattutto per le sue critiche al documento con cui il dicastero della Santa Sede aveva aperto alla benedizione delle unioni omosessuali.

In pole anche il ghanese Peter Turkson, che era già tra i favoriti nel conclave di dodici anni fa, quando venne eletto Bergoglio. I cardinali africani elettori erano 11 nel 2013 e sono 18 adesso. Numero comunque sempre inferiore a Europa e Americhe. Oltre a Turkson, tra i favoriti ci sono il guineano Sarah e il sudafricano Napier.

Da Zuppi a Parolin, gli italiani in lista

Buone chance anche per i cardinali italiani. È il caso di Pietro Parolin, attuale segretario di Stato della Santa Sede, ma anche Matteo Maria Zuppi, attuale presidente della Cei, a cui Papa Francesco ha affidato la missione di pace del Vaticano per mettere fine all’invasione russa in Ucraina. Entrambi – Parolin e Zuppi – sarebbero considerati per certi versi una scelta di continuità rispetto al papato di Bergoglio. E sempre tra le fila degli italiani, ci sono anche il giovanissimo cuneese Giorgio Marengo, cardinale di un piccolo gregge di cattolici in Mongolia, e Pierbattista Pizzaballa, patriarca latino di Gerusalemme e profondo conoscitore del Medio Oriente. Tra gli stranieri, si fanno anche i nomi del canadese Michael Czerny, prefetto del Dicastero per il servizio dello sviluppo umano integrale, del francese Jean-Marc Aveline, arcivescovo di Marsiglia, del filippino Luis Tagle, prefetto del Dicastero per l’Evangelizzazione, del maltese Mario Grech, il Segretario generale del sinodo, del cardinale Raymond Burke, che potrebbe diventare il primo papa statunitense della storia.

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di Marta Lima - 21 Aprile 2025