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Giuli: “Giusto dedicare un luogo pubblico a Gentile. Solo chi è accecato dal furore ideologico nega la sua statura”

L'assassinio 81 anni fa

Giuli: “Giusto dedicare un luogo pubblico a Gentile. Solo chi è accecato dal furore ideologico nega la sua statura”

Politica - di Alessandra Danieli - 15 Aprile 2025 alle 17:45

“È giusto intitolare un luogo pubblico a Firenze al grande filosofo Giovanni Gentile“. Parole chiare quelle del ministro della Cultura, Alessandro Giuli, affidate a un comunicato nel giorno in cui ricorre l’81esimo anniversario (15 aprile 1944) dell’assassinio del padre dell’Attualismo e ministro dell’Istruzione negli anni Venti. Un colpo a freddo  sulla soglia della sua casa a Firenze, la villa di Montalto al Salviatino, da un commando di partigiani comunisti aderente ai Gap. L’intestazione di un largo al filosofo nella sua Firenze, proposta alcuni giorni fa dal consigliere comunale di FdI Alessandro Draghi, “è un fatto di pura laicità politica e culturale”. Giuli spiega che “Gentile eccede le ideologie. Ed è il momento di riconoscere che la sua statura è quella di un classico”. Le “prove” non mancano per chiudere definitivamente con la stagione dell’ostracismo postumo.

Giuli: giusto intitolare uno spazio pubblico a Giovanni Gentile

“Gli istituti da lui fondati costituiscono un patrimonio culturale universalmente riconosciuto. L’Enciclopedia italiana, di cui quest’anno si è festeggiato il centenario, l’Istituto di Studi Germanici, di cui fu primo presidente nel 1932, l’Istituto Italiano di Studi per il Medio ed Estremo Oriente. Epoi la riforma scolastica del 1923, che, con i necessari aggiornamenti, ha retto il sistema educativo italiano fino ad oggi. La filosofia gentiliana inoltre è stato uno spazio pensante e originale dell’hegelismo”, prosegue il ministro della Cultura. “Rielaborata da filosofi liberalsocialisti e marxisti che hanno riconosciuto il debito teorico con il padre dell’Attualismo. Una filosofia che Emanuele Severino ebbe a definire ‘tra le forme più potenti del pensiero del nostro tempo’”.

“È stato un classico della cultura europea, da cui destra e sinistra hanno attinto”

E ancora: “Giovanni Gentile è stato un classico della cultura europea. E uno straordinario organizzatore culturale da cui tutti, a destra e sinistra, hanno attinto. Il suo ruolo politico è naturalmente motivo di discussione e controversie. Ed è giusto che sia così. Ma solo chi è accecato dal furore ideologico può negare a Gentile di aver svolto lo scomodo ruolo di mediazione e moderazione. Battendosi per la riconciliazione nazionale nel mezzo di una guerra civile. Così attirandosi odio e incomprensione da ogni parte. Negare oggi a Giovanni Gentile l’intitolazione di un luogo pubblico è dunque un atto neoprimitivo, significa rifiutarsi di storicizzare, vuol dire negare la cultura e sottometterla all’ideologia.

Le solite polemiche dell’Anpi che grida all’eversione

Come ogni anno, puntuale a ogni anniversario dell’assassinio del filosofo, la sinistra dà vita al solito show di polemiche e urla. I primi a ‘eccepire’ sull’omaggio, neanche a dirlo, i partigiani dell’Anpi, seguiti a ruota dal Pd. “Serve a smuovere istinti politicamente violenti. La richiesta di onorare chi incitava i giovani all’arruolamento e al massacro o spendeva esaltati pensieri per Adolf Hitler, non è altro che il consueto retro-pensiero che agita chi non riesce che a guardare indietro”. Un triste copione da parte delle sentinelle rosse.

La proposta di Draghi (FdI) e l’ira delle sentinelle rosse

A lanciare la proposta il consigliere e vicepresidente del Consiglio comunale di Firenze, Alessandro Draghi. “Dopo l’emissione del francobollo celebrativo, ritengo doveroso onorare la memoria di colui che fu tra i massimi esponenti del Neoidealismo e dell’Idealismo italiano nel luogo in cui trovò la morte” tra viale Righi e via Lungo l’Affrico. Niente da fare. Il capogruppo dem a Palazzo Vecchio, Luca Milani, tuona e la definisce una “brutta provocazione che va contro la nostra Costituzione”. Retorica resistenziale copia e incolla da parte delle sentinelle rosse. “Nel 2009 il Consiglio comunale votò la revoca della cittadinanza onoraria a Benito Mussolini. Adesso Draghi provoca su Gentile?”. Dai banchi del Pd straparlano di atto eversivo e pericoloso, “Firenze non ha spazio per il revisionismo storico né ora, né mai”. A silenziare tanto rumore le parole ultimative del ministro Giuli.

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di Alessandra Danieli - 15 Aprile 2025