
Monitoraggio dei provvedimenti
Governo sprint, aumentano le leggi auto-applicative: sbloccato il 97% delle risorse dal 2022
Buone notizie dalla decima relazione sul monitoraggio dei provvedimenti legislativi attuati del governo Meloni. Aumenta il ricorso a leggi che non necessitano di decreti attuativi. Palazzo Chigi ha reso utilizzabili 273 miliardi
Snellimento nelle procedure legislative e velocizzazioni nell’impiego delle risorse stanziate dal governo. “Nell’ultimo trimestre si rileva un avanzamento nella direzione di un sempre minor ricorso ai provvedimenti attuativi “al fine di rendere immediatamente efficaci le misure introdotte e prontamente disponibili le risorse stanziate dal Governo”. Palazzo Chigi ha sbloccato 274 miliardi dal 2022 a oggi. Il dato emerge dalla decima relazione sul monitoraggio dei provvedimenti legislativi attuati del governo Meloni, aggiornato al 31 marzo 2025, che è visitabile online. Un report curato dal Dipartimento per l’attuazione del programma guidato dal sottosegretario Giovanbattista Fazzolari.
Decima relazione sul monitoraggio dei provvedimenti legislativi
La percentuale dei provvedimenti legislativi cosiddetti ‘auto-applicativi’ (che non necessitano di decreti attuativi quindi immediatamente operativi) o che rinviano a un solo provvedimento attuativo, infatti, è pari all’81,5%. Si tratta di 18 punti percentuali superiore rispetto al valore medio del 63,2% registrato dall’insediamento del governo al 31 marzo 2025. Il dato si deduce dall’analisi delle 258 leggi e atti aventi forza di legge di iniziativa governativa pubblicati in Gazzetta Ufficiale ed entrati in vigore al 31 marzo 2025.
In crescita il tasso di adozione dei provvedimenti attuativi
Nel trimestre di riferimento, le disposizioni legislative adottate ed entrate in vigore hanno rinviato a 146 nuovi provvedimenti attuativi, di cui ben il 53% (pari a 77 provvedimenti) è stato introdotto in sede di esame parlamentare. È in crescita anche il tasso di adozione dei provvedimenti attuativi previsti da disposizioni legislative di iniziativa del Governo Meloni che ha raggiunto il 57,4%. “Nel complesso – si legge nell’analisi – i provvedimenti attuativi adottati sono 595 sui 1.036 previsti. Prosegue anche l’impegno per abbattere lo stock dei provvedimenti attuativi ereditati dalla precedente legislatura che, dall’insediamento del governo ad oggi, è passato da 376 a 114″.
Messa a disposizione il 93% delle risorse stanziate per gli anni 2022-2025
L’andamento del tasso di adozione dei provvedimenti attuativi di iniziativa del governo Meloni “mostra una dinamica crescente nel tempo, raggiungendo il 60,7%, ossia il valore più alto dall’inizio della legislatura”. Ma c’è un altro dato ancora più incoraggiante. Al 31 marzo 2025 è stata messa a disposizione, per la realizzazione delle misure introdotte, la quasi totalità delle risorse complessivamente stanziate per gli anni 2022-2025 (il 97,6%, pari a circa 273,7 miliardi di euro). A queste risorse si sommano i 9,3 miliardi di euro sbloccati mediante l’adozione dei provvedimenti attuativi riferiti alla precedente legislatura. L’esecutivo Meloni ha quindi complessivamente reso utilizzabili risorse pari a 283 miliardi di euro.
900 milioni al Fondo nazionale del Made in Italy
Tra i più rilevanti provvedimenti attuativi adottati dal governo nel trimestre si citano il decreto sulla definizione dei requisiti di accesso al Fondo nazionale del Made in Italy, del valore di 900 milioni di euro. Il decreto sull’esonero dal versamento degli oneri previdenziali a carico dei datori di lavoro privati, ai fini dell’incremento del lavoro subordinato stabile nella Zes Unica. Il decreto recante le modalità di erogazione della prestazione universale per le persone anziane non autosufficienti con grave disabilità, del valore complessivo di 500 milioni di euro.