
Nel crollo 47 morti
Grattacielo di Bangkok crollato durante il terremoto: arrestato il costruttore cinese. Ha usato materiali scadenti
La polizia thailandese ha arrestato il cinese Zhang Chuanling, dirigente esecutivo della società di costruzioni coinvolta nel crollo del grattacielo che avrebbe dovuto ospitare la Corte dei Conti a Bangkok, dove hanno perso la vita almeno 47 persone durante il terremoto del 28 marzo.
Il grattacielo di Bangkok crollato: il video ha fatto il giro del web
Secondo quanto riferito dal Bangkok Post, Zhang è stato fermato sabato 19 aprile in un hotel nel quartiere Ratchadaphisek e condotto presso la sede del Dipartimento Investigativo Speciale (Dsi) per essere interrogato. Il manager è accusato di aver violato la legge sugli investimenti esteri tailandese, figurando come prestanome della filiale locale della China Railway No.10 (Thailand) Co (Crec), una società statale cinese parte del consorzio che costruiva l’edificio insieme all’italo-thailandese Italian-Thai Development.
L’edificio di 30 piani in costruzione si è sbriciolato
Il grattacielo di 30 piani, situato nel distretto di Chatuchak di Bangkok, avrebbe dovuto ospitare la sede centrale della Corte dei Conti dello Stato. La polizia locale continua la ricerca dei tre soci thailandesi dell’uomo. Dalle indagini delle autorità sull’azionariato della ITD-CREC che stava costruendo il grattacielo è emerso che il 51% delle azioni è detenuto da cittadini thailandesi: Sophon (40,7997%), Prachuap (10,2%) e Manas (0,0003%), mentre Zhang detiene il restante 49%. Tuttavia, il ministro della Giustizia, Tawee Sodsong, ha detto oggi ai media di avere “le prove… che i tre thailandesi detenevano azioni per conto di altri soggetti stranieri”, ed erano quindi solo prestanome. I mandati d’arresto sono scattati poiché la legge thailandese (il Foreign Business Act) stabilisce che gli stranieri non possono detenere più del 49% delle azioni di una società.
Il ministro ha inoltre affermato che sono in corso diverse indagini relative al crollo, tra cui la possibilità di turbativa d’asta e l’uso di firme false di ingegneri nei contratti di supervisione dei lavori. Proseguono inoltre le indagini da parte di altre agenzie su diverse questioni, tra cui il sospetto utilizzo di acciaio di scarsa qualità nella costruzione dell’edificio. All’inizio di aprile, infatti, funzionari della sicurezza thailandesi hanno affermato che i test effettuati sulle barre d’acciaio (puntoni utilizzati per rinforzare il calcestruzzo) provenienti dal sito hanno evidenziato che parte del metallo utilizzato non era di qualità standard.