
L'ipotesi della caduta
Il giallo della macchia sul volto del Papa scatena i complottisti: “Prova che è morto prima di lunedì”
La salma di Papa Francesco esposta nella basilica vaticana è diventata una delle immagini più ricorrenti in queste ore sui siti e sui social. Ed è in particolare il viso del pontefice argentino ad attirare l’attenzione del popolo del web, alla caccia di verità nascoste e di misteri.
L’ultimo giallo riguarda la macchia scura sul volto di Bergoglio. I complottisti si sono già scatenati. A guidarli il sito Dagospia, che ha dedicato un articolo particolarmente malizioso.
«Sangue rappreso? Un livido? Difficile che sia dovuta a un trauma: ci sarebbero segni evidenti sulla cute.
Più probabile, secondo fonti mediche autorevoli interpellate da Dagospia, che la macchia scura possa essere una raccolta di sangue ipostatica, come accade nelle persone morte già da alcune ore (quando il sangue raggiunge la pelle, nella parte inferiore del cadavere si formano delle macchie di colore variabile dal rosa al rosso, al marrone violaceo fino al nero, che indicano la posizione in cui si è trovato il cadavere dopo la morte)». L’ipotesi avanzata da Dagospia è che Papa Francesco sia invece morto domenica, il giorno di Pasqua e che la morte sia stata tenuta addirittura segreta per non “rovinare” la festa più importante del calendario cristiano.
La macchia sul volto del Papa: le ipotesi degli esperti
Ipotesi smentita da Sergio Alfieri, coordinatore dell’equipe medica del Papa, in una intervista al Tg1 in cui ha raccontato gli ultimi istanti del Pontefice prima di morire. Papa Francesco ”non si è reso conto, sarà partito un embolo, avrà avuto un ictus ma questo lo posso dire con certezza: il Santo Padre non ha sofferto”.
”Quando sono arrivato a Santa Marta il Santo Padre era ancora vivo, aveva gli occhi aperti l’ossigeno e una flebo, ma non era vigile. Allora ho auscultato entrambi i campi polmonari, e non era un problema respiratorio: era vivo ma era in coma”. Alfieri aveva incontrato Francesco anche lo scorso sabato, due giorni prima la sua morte. ”Gli ho detto ‘Santo Padre ha incontrato anche i detenuti in carcere’ e lui ha detto ‘sì’ ma era affranto perché non gli aveva potuto lavare i piedi” ha aggiunto.
La neurologa Sabrina Anticoli Responsabile della Stroke Unit al San Camillo di Roma sulle diverse speculazioni sul “versamento nel volto” dà invece un’altra spiegazione.
“Trauma da caduta al risveglio per emiplegia”, dice a Leggo. Una diagnosi che alimenta a questo punto un ulteriore giallo: Bergoglio è stato lasciato solo?