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I muscoli di Conte sotterrano il Pd. Pace o riarmo? Schlein-bifronte è assediata dalle correnti

Pacifisti a orologeria

I muscoli di Conte sotterrano il Pd. Pace o riarmo? Schlein-bifronte è assediata dalle correnti

La manifestazione dei 5Stelle conferma la sudditanza del Nazareno sempre più al rimorchio, Partito spaccato a metà tra i riformisti e i fedelissimi della segretaria che sfilano tra le bandiere Ue che bruciano. Orlando: qualcuno nel Pd sta boicottando

Politica - di Stefania Campitelli - 7 Aprile 2025 alle 14:48

La piazza Arlecchino di Giuseppe Conte di sabato contro il riarmo, con i toni da pasdaran promessi da oltre un mese, ha fotografato la sudditanza del Pd al disegno grillino r confermato l’implosione dell’unità dem. Convocata con rulli di tamburo per bruciare sul tempo il Nazareno, costretto poi ad andare a rimorchio della piazza  per l’Europa promossa da Michele Serra e Repubblica, il leader 5Stelle ha esibito in grande spolvero il repertorio arcobaleno contro l’Occidente guerrafondaio. Bandiere della pace e della Palestina, striscioni filorussi, e slogan peace and love del tipo “Mettete Meloni nei vostri cannoni”.

La piazza di Conte fa implodere il Pd di Elly Schlein

Se l’ex premier fa il suo gioco e usa la leva populista del pacifismo per conquistare il timone dell’opposizione, Elly Schlein è sempre più in impasse con mezzo partito che ribolle sulla linea del rearm. Il forfait  delle segretaria, dopo giorni di indecisioni sul modello morettiano ‘mi si nota di più se vado o non vado, e la scelta di inviare  una delegazione del Pd, capitanata dal fedelissimo Boccia, a sfilare con i 5Stelle,  mette in chiaro l’atteggiamento contraddittorio di un partito spaccato a metà come una mela. Senza una prospettiva unitaria e una linea univoca in politica estera, il Pd ondeggia alla pesca delle occasioni. Un giorno in piazza a sventolare i vessilli blu con le stelle gialle a favore del piano di riarmo, con tanto di accuse al governo Meloni di avere una posizione troppo attendista a causa della presunta ‘sudditanza’ da Donald Trump. Il giorno dopo contro il riarmo ad agitare lo spettro della guerra globale per non lasciare tutta la scena a quel volpone di Giuseppi.

5Stelle al lavoro per monetizzare la piazza pacifista

“La piazza ha un grande valore politico sia negli equilibri del centrosinistra sia nei confronti del governo”, dicono i vertici 5Stelle. Elly è avvisata. “Con questa spinta popolare, dal basso, umile e generosa io vi prometto il mio massimo impegno”, scrive Conte sui social che minimizza i fischi al Pd durante il discorso di Barbara Spinelli. Ma si candida a guidare il campo largo sul pilastro del no al riarmo. In arrivo forse un’altra mossa che spiazza i dem. Allargare lo spettro d’azione all’Europa. Conte medita di creare una sorta di coordinamento europeo dei partiti che sono contrari al Rearm.

Orlando: c’è chi boicotta dentro il Pd

I dolori del Nazareno non vengono nascosti da Andrea Orlando che parla esplicitamente di boicottaggio da parte di pezzi del partito. «È urgente una discussione su questo tema e vale per parti del Pd e anche per parti della stampa progressista. Alle quali chiedo: l’obiettivo è quello di esasperare la distanza con il M5S o è quello, come fanno a destra, di provare a tenere dentro un quadro le differenze?”. Poi il solito appello ‘testardo” all’unità. Ma su quali basi? Il Pd è in mezzo al guado tra la linea interventista tenuta a Bruxelles e il pacifismo senza se e senza ma in Italia. Solo mercoledì scorso a Strasburgo, Schlein, obtorto collo, si è dovuta adeguare al voto dei socialisti europei a favore del piano di Ursula von der Leyen. Soprattutto per placare il rumoroso gruppo della corrente riformista capitanato da Pina Picierno. Il riarmo, dice Picierno “è la scelta giusta, bisogna forzare le porte chiuse degli egoismi nazionali, di chi per ottenere qualche punticino in più nei sondaggi asseconda spirali di radicalizzazione, alimentando un grottesco racconto pubblico sul desiderio di elmettii. Ogni riferimento alla piazza del M5S è assolutamente voluto”.

Picierno non molla: il riarmo è la scelta giusta

I fedelissimi di Elly invece a sfilare, a proprio agio, in mezzo alle bandiere europee bruciate. Per non dire della guerra ‘civile’ andata in onda domenica a Bologna. Da una parte il sit in del Pd al seguito del sindaco Matteo Lepore (anche questa volta con Michele Serra in prima fila). Il comizietto dei sindaci dem, benedetti da Romano Prodi, con il trattato- vangelo di Ventotene in mano e la mano tesa ai grillini in piazza a Roma il giorno prima. Dall’altra poco distante la sinistra radicale, i collettivi antagonisti di Cambiare Rotta,  i centri sociali e i “bravi ragazzi” di Potere al Popolo che bruciano le bandiere europee, cercano lo scontro con la polizia e dichiarano guerra al Pd al grido di “Prendiamoci la piazza di Lepore”.

 

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di Stefania Campitelli - 7 Aprile 2025