
Alla fine della messa
Il Papa a sorpresa in piazza San Pietro: “Buona domenica delle palme”. E poi dona caramelle ai bambini
Nuova sorpresa del Papa che al termine della celebrazione per le Palme è comparso di nuovo sul sagrato di piazza San Pietro. Sulla sedia a rotelle, accompagnato dal fidato infermiere Massimo Strappetti e da uno dei segretari, Bergoglio è giunto in Piazza senza naselli per l’ossigeno.
Il Papa a Piazza San Pietro consegna caramelle ai bambini
Al microfono, Bergoglio ha pronunciato poche parole: “Buona Domenica delle Palme, Buona Settimana Santa!”. Bergoglio è stato accolto da un grande entusiasmo della gente presente a Piazza San Pietro. Il Pontefice ha poi raggiunto l’altare e ha salutato il cardinale Leonardo Sandri che ha celebrato la messa. Dopo aver augurato ai fedeli una “Buona Domenica delle Palme, buona Settimana Santa”, Francesco ha fatto un giro tra i fedeli in prima fila sul sagrato e si è fermato a scambiare qualche parola con delle suore. Continuando il giro tra i fedeli, il Papa si è fermato più volte davanti ai bambini, per donare loro delle caramelle.
L’Angelus letto dal cardinale Sandri
“Benedetto colui che viene, il re, nel nome del Signore”. È così che la folla acclama Gesù, mentre entra in Gerusalemme. Il Messia passa dalla porta della città santa, spalancata per accogliere Colui che pochi giorni dopo ne uscirà maledetto e condannato, carico della croce. Oggi anche noi abbiamo seguito Gesù, prima con un corteo festoso e poi su una via dolorosa, inaugurando la Settimana Santa che ci prepara a celebrare la passione, morte e risurrezione del Signore”. Così Papa Francesco nell’omelia per la Domenica delle Palme, letta in piazza San Pietro dal cardinale Leonardo Sandri.
“Mentre guardiamo, tra la folla, i volti dei soldati e le lacrime delle donne, la nostra attenzione viene attirata da uno sconosciuto, il cui nome entra nel Vangelo all’improvviso: Simone di Cirene – prosegue l’omelia -. Quest’uomo viene preso dai soldati, che “gli misero addosso la croce, da portare dietro a Gesù” (Lc 23,26). Arrivava in quel momento dalla campagna, passava di là, e si è imbattuto in una vicenda che lo travolge, come il pesante legno sulle sue spalle. Mentre siamo in cammino verso il Calvario, riflettiamo un momento sul gesto di Simone, cerchiamo il suo cuore, seguiamo il suo passo accanto a Gesù. Anzitutto il suo gesto, che è così ambivalente. Da un lato, infatti, il Cireneo viene obbligato a portare la croce: non aiuta Gesù per convinzione, ma per costrizione.