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Il Papa della vita: aborto, utero in affitto, gender, eutanasia. Il Francesco “dimenticato” dalla sinistra

Il lato oscurato di Bergoglio

Il Papa della vita: aborto, utero in affitto, gender, eutanasia. Il Francesco “dimenticato” dalla sinistra

Il pontefice va letto a 360 gradi anche negli aspetti meno "amati" dalla cultura progressista: definì "sicari" i medici che praticano l'interruzione volontaria della gravidanza. Chiese un divieto universale della gestazione per altri. Si espresse sul gender come “il pericolo più brutto”

Cronaca - di Gabriele Alberti - 22 Aprile 2025 alle 15:54

Esiste un Papa Bergoglio che non viene ricordato abbastanza dal mondo progressista. Senza per questo cadere nella dicotomia progressista/conservatore – che non ci piace ed è totalmente inopportuno  quando si parla di un Pontefice, c’è stato un Francesco che si è schierato con tutte le sue forze contro l’aborto, contro il gender, contro l’utero in affitto. Un Papa che in ogni circostanza si è sgolato in favore della famiglia cosiddetta tradizionale. Papa Francesco non va letto “a targhe alterne”. Certo, aspettarsi in Pontefice abortista sarebbe un fuor d’opera. Ma la quantità delle volte e l’intensità con cui ne ha parlato dimostrano quanto il tema lo toccasse nel profondo. Numerose le condanne di Bergoglio nei confronti dell’interruzione di gravidanza. Al punto da definire “sicari” i medici che praticano l’aborto. “Assumere un sicario” per “risolvere un problema”, disse utilizzando un lessico molto duro. Lo disse aprendo la giornata dei bambini. E’ stato il Papa della vita.

Contro l’aborto: il Papa della Vita

Nel 2013 il Papa disse che lui non era nessuno per giudicare una persona gay. Ma non ha mai cambiato la dottrina contraria alle relazioni omosessuali. Ancora: si è più volte scagliato contro l’”ideologia gender”, definendola di volta in volta “nefasta”, “pericolosissima”, “manifestazione del male”. Parlando poi a braccio al Convegno internazionale “Uomo-Donna immagine di Dio”, Papa Francesco ha criticato “l’ideologia del gender”, definendola come “il pericolo più brutto annulla le differenze e rende tutto uguale”. Nel corso dell’evento organizzato dal Centro di ricerca e antropologia delle vocazioni (CRAV) in Vaticano, il Pontefice ha affermato di aver chiesto studi su questo argomento, sottolineando che “cancellare la differenza è cancellare l’umanità. Uomo e donna, invece, stanno in una feconda ‘tensione’”.

Contro la maternità surrogata

Era il gennaio 2024 quando Papa Francesco chiese un divieto universale della gestazione per altri, nota come maternità surrogata. Che ha definì una pratica “spregevole” e una grave violazione della dignità delle donne e dei bambini.  Per il Pontefice un bambino è un dono che non dovrebbe essere “trasformato in un oggetto di traffico” e non dovrebbe, per necessità della madre, essere “alla base di uno sfruttamento commerciale”. “La via della pace esige il rispetto della vita, di ogni vita umana, a partire da quella del nascituro nel grembo della madre – disse- . Che non può essere soppressa, né diventare oggetto di mercimonio”, Sottolineando che “al riguardo, ritengo deprecabile la pratica della cosiddetta maternità surrogata, che lede gravemente la dignità della donna e del figlio. Essa è fondata sullo sfruttamento di una situazione di necessità materiale della madre”. “Auspico, pertanto – ha proseguito Bergoglio di fronte ai diplomatici stranieri accreditati presso la Santa Sede – un impegno della Comunità internazionale per proibire a livello universale tale pratica”.

Papa Francesco, il “crimine” dell’eutanasia

Ricorderete quando il pontefice finì nella bufera mediatica per il richiamo a tenere fuori le persone gay dai seminari perché “c’è già troppa frociaggine”: lo dichiarò in apertura dell’assemblea generale della Conferenza episcopale italiana. Parole che dispiacquero a chi sperava nelle aperture del pontefice in senso più progressista. D’altronde che ne ha seguito il percorso ricorderà come nel 2010, quando era ancora arcivescovo di Buenos Aires, Bergoglio organizzò una marcia contro l’approvazione della legge per le unioni civili in Argentina. Anche su altri diritti  il papa si è dimostrato il pontefice della vita: ha bollato più volte l’eutanasia come un “crimine” nel 2020 e nel 2024 come un “fallimento dell’amore”.

 

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di Gabriele Alberti - 22 Aprile 2025