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Il Papa è morto per emorragia cerebrale. Gli esperti: forse è stata fatale la rinuncia ai naselli per l’ossigeno

Il retroscena

Il Papa è morto per emorragia cerebrale. Gli esperti: forse è stata fatale la rinuncia ai naselli per l’ossigeno

Cronaca - di Carlo Marini - 21 Aprile 2025 alle 12:54

Papa Francesco sarebbe morto a causa di una emorragia cerebrale e non per una crisi respiratoria. I polmoni di Bergoglio – riferiscono all’Adnkronos Salute fonti qualificate facendo riferimento a quanto riportato da chi ha potuto vederlo questa mattina presto – non evidenziavano criticità o problemi respiratori eccessivi.

Il primario di pneumologia: “Fatale la rinuncia ai naselli”

”Nei giorni scorsi abbiamo visto il Papa con i naselli per l’ossigeno, rientrava – come abbiamo sempre detto – tra i pazienti con una insufficienza respiratoria che è una condizione seria. Poi la differenza la fa la salute del cuore, ma con bassi valori di ossigenazione il cuore può andare in sofferenza e si muore per un arresto cardiaco che è la conseguenza di una crisi respiratoria acuta”. Così all’Adnkronos Salute Claudio Micheletto, direttore Uoc Pneumologia presso l’Azienda ospedaliera universitaria integrate di Verona e presidente dell’Associazione pneumologi ospedalieri, interviene sulla morte di Papa Francesco annunciata questa mattina dal Vaticano.

Il Papa ha dimostrato grande resistenza fisica, ‘‘i pazienti con Bpco hanno una mortalità post ospedalizzazione del 20% – ricorda Micheletto – si muore per un arresto cardiaco che avviene quando è compromessa la respirazione e l’ossigenazione” una crisi che il Papa aveva superato durante il suo ricovero al Gemelli. Anche la morte per emorragia cerebrale rientra in questo quadro compromesso del Papa, con la fatale rinuncia all’ossigeno.

Il Papa morto per emorragia cerebrale, Andreoni: a 88 anni esito prevedibile

”È purtroppo successo quello che era prevedibile, l’insufficienza respiratoria era complessa e seria, il Papa non riusciva a parlare ma ha ritenuto giusto andare avanti con il suo lavoro e la sua missione e questo gli va dato atto. Ha voluto esserci nella Pasqua. Probabile che sia sopraggiunto un problema cardiologico improvviso e questo in una persona di 88 anni alza il rischio di mortalità connesso all’insufficienza respiratoria. Non sappiamo neanche come sarebbe andata se fosse rimasto al Gemelli invece di andare a Santa Marta, sarebbe andata diversamente? Magari in ambiente ospedaliero sarebbe arrivata una infezione a compromettere il quadro clinico”. Così all’Adnkronos Salute Massimo Andreoni, direttore scientifico della Simit (Società italiana di Malattie infettive e tropicali), interviene sulla morte di Papa Francesco.

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di Carlo Marini - 21 Aprile 2025