
La visita inattesa
Il Papa sorprende di nuovo: “blitz” a San Pietro. La restauratrice spiazzata dal saluto: «Ho la mano fredda»
Il Pontefice è arrivato in sedia a rotelle per verificare di persona il restauro delle tombe di Paolo III e Urbano VIII. Padre Enzo Fortunato: «Un nuovo segno di una bella ripresa»
Nuovo blitz a sorpresa del Papa nella Basilica di San Pietro, dopo l’arrivo di domenica scorsa in occasione della messa del Giubileo degli Ammalati. È accaduto intorno alle 12.40 quando il Pontefice si è fatto accompagnare in basilica per verificare di persona il restauro dei monumenti funebri dei pontefici Paolo III e Urbano VIII, che sarà presentato domani in Vaticano. Poi si è recato sulla tomba di Pio X.
Il Papa senza preavviso a San Pietro: l’incontro con le restauratrici
In Basilica c’erano due restauratrici intente agli ultimi ritocchi e all’improvviso si sono trovate davanti il Papa in sedia a rotelle. Il Pontefice ha chiesto ai gendarmi di chiamare le due restauratrici e le ha ringraziate. Il Papa ha dato loro la mano e una di loro si è scusata: «Ho la mano fredda». Bergoglio, dopo averle ringraziate, è tornato a Casa Santa Marta.
Padre Enzo Fortunato: «Si conferma il Papa delle sorprese. Un nuovo segno di una bella ripresa»
La nuova sorpresa del Papa è stata accolta con entusiasmo da padre Enzo Fortunato, direttore della rivista di San Pietro. «Si conferma il Papa delle sorprese. Un nuovo segno di una bella ripresa», ha detto il francescano all’agenzia di stampa Adnkronos. È stato poi padre Arturo Sosa, preposito generale dei Gesuiti, nel corso di una conferenza stampa nella sede della Stampa Estera a Roma per fare il punto sulla Compagnia di Gesù, a dire che per il Pontefice «si apre una fase nuova della sua vita, non è lo stesso di un tempo è una persona che invecchia lui ne è consapevole». «I processi che ha avviato – ha proseguito padre Sosa – non dipendono solo da lui. Attorno a lui ha creato una sua equipe». Quanto alla regola di obbedienza dei Gesuiti secondo la quale bisogna obbedire ai medici come ai superiori, padre Sosa ha scherzato sul fatto che «i gesuiti per andare dal medico bisogna portarli».