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FdI lancia la campgna “Io ti ascolto” contro il bullismo

Tappe in tutta Italia

“Io ti ascolto”: la campagna di FdI contro il bullismo che mette al centro famiglia e cultura del dialogo

L'iniziativa è stata presentata al Senato. Coinvolti esperti, politici e istituzioni in un gioco di squadra a sostegno dei ragazzi e dei genitori. Malan: «Vogliamo dare una risposta a un’emergenza dei nostri tempi»

Politica - di Natalia Delfino - 16 Aprile 2025 alle 19:52

Rimettere la famiglia al centro, difenderla dalle spinte di chi vorrebbe smantellarla, ricostruire i legami generazionali e sociali che sono alla base del dialogo. FdI lancia una campagna contro il bullismo che si concretizzerà in una serie di eventi da qui a settembre per sensibilizzare su fenomeni come baby gang e maranza e per rilanciare la cultura del confronto contro quella dell’isolamento, dell’esclusione, della violenza. La campagna “Io ti ascolto – Contro il degrado la famiglia torna protagonista” è stata presentata in una conferenza stampa al Senato.

La risposta di FdI a «un’emergenza dei nostri tempi»

«La campagna di FdI che presentiamo oggi – ha detto il capogruppo di FdI a Palazzo Madama, Lucio Malan – risponde a un’emergenza dei nostri tempi, quella delle baby gang. Un fenomeno che si deve affrontare sostenendo, in primo luogo, la famiglia. I tentativi di disgregare il nucleo più importante nella formazione degli individui, infatti, ha avuto effetti disastrosi soprattutto nei più giovani. Ecco perché il sostegno alle famiglie è al centro di questo progetto».

Non solo le leggi: «Serve sensibilizzare l’opinione pubblica e investire sui giovani»

Le manifestazioni, un ciclo di conferenze, si svolgeranno in tutta Italia, saranno organizzare dai Dipartimenti Legalità e Sicurezza e Famiglia di FdI e vedranno la partecipazione di esperti, politici e istituzioni, impegnati in un «grande gioco di squadra». Le prime tappe saranno a Verona il 5 maggio e a Milano il 19 maggio. Si proseguirà a Bologna il 5 giugno, a Catania il 20 giugno, a Caivano il 27 giugno, a Torino il 9 giugno. La chiusura sarà infine a Roma a fine settembre. «Siamo tutti molto allarmati – ha detto il senatore Alberto Balboni, promotore dell’iniziativa – dal fenomeno delle baby gang, che è solo la punta dell’iceberg del bullismo, una realtà che colpisce le vittime provocando danni psicologici che si riflettono anche nell’età adulta. Calcoliamo che i giovani della fascia 11-17 anni sono per il 50% stati colpiti nella vita almeno da un episodio di bullismo. A giugno scorso è stata approvata una legge sulla quale contiamo molto, che prevede la valorizzazione del ruolo della scuola imponendo ai dirigenti scolastici azioni concrete quando ci si trova di fronte a casi di bullismo. Il 20 gennaio è stata anche istituita la Giornata del rispetto in memoria di Willy Duarte ma occorre fare di più, sensibilizzando la pubblica opinione su questi fenomeni perché si tratta di investire sui giovani che rappresentano il nostro futuro».

Ritrovare la cultura del dialogo e del confronto, mettendo al centro la famiglia

«Per contrastare il fenomeno delle baby gang e dei maranza – ha detto poi il presidente dei deputati di FdI, Galeazzo Bignami – Fratelli d’Italia propone un quadro di iniziative finalizzato a sensibilizzare, ma anche a promuovere una cultura di dialogo e di confronto. In questo quadro generale, la posizione di ascolto che la deputata Maddalena Morgante ha saputo costruire intorno alla promozione di questi eventi che si svilupperanno sul territorio, rappresenta la risposta migliore, ponendo al centro l’individuo, la famiglia e la capacità di ascolto come elementi cardine su cui riuscire a realizzare una risposta concreta».

Raccontare esempi positivi, a partire da quelli dei giovani

«Credo che queste iniziative, molte sul territorio, siano particolarmente importanti», ha aggiunto Giovanni Donzelli, deputato e responsabile dell’organizzazione di Fratelli d’Italia, sottolineando che «c’è un tema di sostegno alla famiglia, alla genitorialità perché a volte i genitori stessi si ritrovano da soli ad affrontare situazioni più grandi di loro, a volte invece ci troviamo in condizioni in cui mancano i genitori o in cui non hanno avuto la formazione adeguata ad essere genitori e quindi è necessario anche un sostegno alla genitorialità in difesa della famiglia». «Tra i ragazzi italiani – ha proseguito – ci sono moltissimi che fanno volontariato, che sono esempi positivi, che si impegnano. Con campagne vogliamo raccontare anche le loro storie. E FdI lavora non soltanto in Parlamento con proposte di legge, al governo con modifiche importanti, ma è anche presente sui territori, nel tessuto sociale, a fianco delle famiglie, con il proprio movimento giovanile, Gioventù Nazionale, che sta facendo una preziosa e utile campagna social contro i maranza. Siamo al fianco dei ragazzi, per affrontare temi sociali che non si possono risolvere soltanto con le leggi e le normative, ma anche con dei sostegni e cambi di visione culturali e sociali».

L’importanza di saper ascoltare

«Dialogo è molto più che sentire, significa ascoltare – ha avvertito Maddalena Morgante, responsabile Famiglia di FdI – perché credo che solamente con l’ascolto sia possibile conoscere certe circostanze e fragilità che attraversano i nostri figli, i nostri ragazzi, in particolari periodi della loro vita. Conoscere serve per comprendere e comprendere serve per prevenire da un lato, ma anche per curare, per guarire, per tendere una mano, per dire a un ragazzo che anche di fronte ad una caduta noi siamo lì, come genitori, a tendergli una mano». Nel corso delle manifestazioni, ha proseguito la deputata di FdI, «andremo a toccare diverse fragilità, quali ad esempio le dipendenze e alcune forme di violenza. Noi crediamo davvero nel ruolo fondamentale della famiglia, nel suo primato educativo, ma crediamo anche che ai nostri ragazzi possano essere prospettati dei modelli positivi. Penso allo sport che aiuta i giovani non solo a prevenire certe situazioni ma anche ad uscirne. Lo scopo, quindi – ha concluso Morgante – è collaborare per un futuro migliore partendo dai nostri figli».

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di Natalia Delfino - 16 Aprile 2025