
Jack Nicholson, gli 88 anni dell’anti-divo ribelle di Hollywood che ha dato un volto al terrore e voce all’inquietudine
Provocatorio, irriverente, disarmante volto e maschera come mai unite a fil doppio semplicemente nel suo nome: Jack Nicholson, un mito che, tra storia del cinema e leggende metropolitana, complice una vita vissuta sempre sul crinale tra ironia e vulnerabilità, genio e sregolatezza, passione e furore, amore e profonda malinconia, quotidianità tormentata e straordinarietà artistica. Una vita che ieri ha segnato sul calendario dell’immaginario collettivo l’88esimo compleanno di un interprete sublime che sul grande schermo ha dato sguardo al terrore puro (Shining); voce profonda all’inquietudine e alla ribellione.
Gli 88 anni di Jack Nicholson, indomito anti-divo
Sia che fosse, come in Easy rider, la ribellione sociale che ha stampato a caratteri di celluloide il manifesto della disillusione e della contro-cultura americana degli anni ’60. Sia che fosse la rivolta indirizzata contro le istituzioni totali, in particolare quelle psichiatriche, affidate all’autarchico McMurphy di Qualcuno volò sul nido del cuculo: un giullare, ma anche un martire moderno, che si finge folle per evitare il carcere e finisce in un inferno di regole assurde che lo annienteranno nello spirito e nel corpo.
Carisma e magnetismo di una leggenda vivente
Personaggi leggendari, mille molti, titoli intramontabili e sempre fedele a una sola maschera: la sua (sopracciglia ribelli e sguardo ipnotizzante compresi). La stessa da ottantotto anni a questa parte. Una sceneggiatura composita, strabordante, quella che ha segnato i quasi nove decenni di vita dell’attore, punteggiati da risate sardoniche, ruoli indimenticabili, e da un carisma che ha illuminato e bucato lo schermo. Sempre. Dai già citati Easy Rider a Qualcuno volò sul nido del cuculo, passando per l’inquietante Shining e per l’oscarizzato Qualcosa è cambiato, Jack Nicholson non è stato solo un attore: è stato un’esperienza. Ogni suo ruolo è un’immersione profonda in un universo di sfumature. Di fragilità nascoste dietro sorrisi beffardi; di magnetismo catalizzante. E di una vitalità contagiosa.
Jack Nicholson, mille ruoli, infiniti premi, e una sola maschera sempre: la sua
Il suo talento poliedrico gli ha permesso di spaziare tra generi diversi, incarnando antieroi tormentati, seduttori irresistibili e persino Joker insuperabili. Tre premi Oscar, sei Golden Globe e innumerevoli altri riconoscimenti testimoniano un’abilità attoriale che non conosce eguali. Un primato che neppure gli ultimi anni di voci e timori sul suo stato di salute hanno potuto incrinare. Che neanche i dubbi e il vociare mediatico che si sono rincorsi – alimentando il mistero sul suo stato di salute. Disseminando preoccupazione e sconcerto tra i suoi estimatori e gli amanti del suo cinema. Fino ad arrivare ad adombrare il sospetto di un possibile declino inarrestabile di questa figura iconica – hanno potuto offuscare.
Le voci di un possibile declino cognitivo…
Poi, dopo il recente post della figlia, con tanto di foto che la ritraeva insieme al padre. E dopo che l’attore, da tempo lontano dalle scene (con molte voci su una sua presunta demenza senile) è stato ospite a sorpresa del celebre programma americano, Saturday Night Live ed è apparso in buona forma, molte di quelle ombre si sono dissipate accreditando l’immagine di una serenità finalmente conquistata (forse più che ritrovata)…
La sua ricomparsa (a sorpresa) sulla scena
Una “normalità” acquisita nella maturità avanzata, e vissuta attraverso il suo sottrarsi ai paparazzi, esimersi dal chiacchiericcio su divi e istrioni, e magari – perché no? – mostrarsi senza imbarazzo dagli spalti di una partita di basket dei Lakers vestito decisamente casual- trasandato, (unica nota eccentrica che il gossip gli ha potuto affibbiare negli ultimi anni)… Per il resto, al di là di premi, paparazzi, storia di Hollywood, divi e anti-divi annessi e connessi, mentre celebriamo i suoi 88 anni, non possiamo fare altro che inchinarci di fronte a una carriera straordinaria e a un’icona inimitabile. Buon compleanno, Jack! Il cinema non sarebbe e non sarebbe stato lo stesso senza di te.