
Lo psicoterapeuta
La bacchettata di Paolo Crepet ai genitori: “Non dite mai ‘amore mio’ a vostro figlio, lo rovinate!”
I genitori devono essere degli “istruttori di volo” per i figli. I giovani di oggi sono troppo prigionieri delle comfort zone create dagli adulti. E’ questa l’analisi fatta da Paolo Crepet, dal palco del Teatro Team di Bari, dove ha portato in scena il suo spettacolo ‘Mordere il cielo‘.
Lo psichiatra, come scrive il Corriere della Sera, ha dato molto materiale su cui riflettere, ricordando come “prima, i nostri genitori ci dicevano: ‘Questa casa non è un albergo’. Adesso, invece, diciamo ai nostri figli: ‘Questa casa è un albergo. Rimanete qui con noi, per favore. Non andate via’. La parola libertà è diventata una chimera. Nel dopoguerra c’era tantissima voglia di fare – sottolinea –. Oggi, al contrario, insegniamo ai ragazzi a vivere in comfort zone, in comodità: divano, maschera, vision pro, Playstation, “stai tranquillo amore mio”. Quando sentite “amore mio”, scappate”.
La lezione di Paolo Crepet ai genitori
E, a questo proposito, Paolo Crepet porta come esempio un ricordo d’infanzia: “Nonna Maddalena, quando ero bambino – sono stato un bambino molto irrequieto – mi diceva una cosa meravigliosa: “badati”. Badati sapete cosa vuol dire? Significa: sono sicura tu sia capace di badare a te stesso. Far sentire i bambini capaci di fare, di essere, insegna loro la libertà. Oggi facciamo l’opposto: noi badiamo ai nostri bambini. Li prendiamo e sin da piccoli li mettiamo in comfort zone. Perché non credete in loro? È necessario insegnargli a perdere, facendoli giocare liberamente. Ogni partita persa, rafforza. Chiedetelo a Sinner se e quanto sia utile perdere”.
Lo psichiatra e volto noto della tv, con una metafora paragona anche il peso dello zaino, diventato ormai un problema da risolvere con un trolley, al peso della vita. “Se vuoi vivere davvero, farai fatica – spiega –. La vita è faticosa”.