CERCA SUL SECOLO D'ITALIA

“La cannabis dà dipendenza ed è più pericolosa per i giovani”: l’Ordine dei medici smentisce le fake news

L'anteprima del Secolo

“La cannabis dà dipendenza ed è più pericolosa per i giovani”: l’Ordine dei medici smentisce le fake news

Cronaca - di Valter Delle Donne - 17 Aprile 2025 alle 14:01

La cannabis dà dipendenza ed è più pericolosa per i soggetti più giovani. Il sito della Fnomceo, la Federazione dell’Ordine dei medici, in un documento in anteprima per il Secolo e che verrà pubblicato venerdì 18 aprile, nella rubrica “Dottore ma è vero che”, smentisce le numerose fake news che da tempo circolano nel mondo di chi pretende la legalizzazione.

Cannabis: aumento del rischio di disturbi psichiatrici

Il portale della Fnomceo in un’iniziativa fortemente voluta dal suo presidente, Filippo Anelli, per rispondere ai dubbi più comuni sulla salute, consolidare il rapporto con i pazienti e favorire la consultazione di testi, risponde periodicamente alle domande degli utenti. Lo fa attraverso la formula della domanda e risposta, in un intervento firmato da Fabio Ambrosino (Il Pensiero scientifico editore). Tra le leggende metropolitane sfatate dall’articolo scientifico, quello che pretenderebbe che la cannabis non dia dipendenza. «È vero che il rischio di dipendenza è più basso rispetto a quello associato ad alcol, tabacco o altre droghe – premette l’articolo – ma l’uso abituale di cannabis può comunque portare allo sviluppo di una vera e propria dipendenza, soprattutto tra i più giovani. È quindi importante saper distinguere tra uso occasionale e uso problematico».

Altro mito da sfatare, quello che la cannabis sia una droga “leggera“. Alla domanda: È più pericolosa per i giovani?, la risposta è categorica:  «Sì. Il cervello degli adolescenti è ancora in sviluppo, e l’uso precoce e regolare di cannabis può interferire con funzioni importanti come la memoria, l’attenzione e la capacità di apprendimento. Alcuni studi hanno collegato l’uso regolare in età giovanile a un aumento del rischio di disturbi psichiatrici, come ansia, depressione e psicosi, in persone predisposte. Inoltre, il rischio di sviluppare un disturbo da uso di cannabis è maggiore nelle persone che iniziano a usare cannabis durante la giovinezza o l’adolescenza e in quelle che la usano più frequentemente».

Come si capisce se si è diventati dipendenti? «La dipendenza – aggiunge Ambrosino – non si misura solo dalla quantità usata, ma dal modo in cui la sostanza incide sulla vita quotidiana. Alcuni segnali da non sottovalutare sono: l’uso sempre più frequente, il pensiero fisso sulla sostanza, la difficoltà a svolgere attività senza farne uso, e i tentativi falliti di smettere».

Chi è Fabio Ambrosino

Comunicatore scientifico. Dopo la laurea in Neuroscienze e riabilitazione neuropsicologica ha ottenuto un master in Comunicazione della scienza presso la Sissa di Trieste. Attualmente lavora come web editor per l’agenzia di comunicazione medico-scientifica Think2it.

 

 

 

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

di Valter Delle Donne - 17 Aprile 2025