
La cautela dei medici
La via Crucis senza Bergoglio fa il pieno di ascolti. “Ma vuole esserci alla benedizione Urbi et Orbi pasquale”
Papa Francesco desidera essere presente all’Urbi et Orbi di domani, alla fine della messa di Pasqua a San Pietro, ma bisognerà aspettare domani per vedere se le sue condizioni di salute lo permetteranno. Lo riferisce la sala stampa vaticana.
La messa di Pasqua celebrata dal cardinale Comastri
La messa di Pasqua in Piazza San Pietro domani sarà celebrata dal cardinale Angelo Comastri, porporato 82enne, brillantissimo oratore, ma non certo tra i cardinali più vicini a Bergoglio. Comastri, che è stato figlio spirituale di Madre Teresa di Calcutta, fino a qualche anno fa era arciprete della basilica di San Pietro ma poi fu liquidato sbrigativamente dal papa argentino con la motivazione dei raggiunti limiti di età. Limiti che gli impediranno di partecipare anche a un futuro Conclave. Alla benedizione Urbi et Orbi – come segnala il libretto con lo svolgimento della celebrazione pasquale di domani – viene inserito anche il Papa, secondo i suoi desiderata.
Nonostante l’assenza di Bergoglio, per la terza volta consecutiva, il Rito della Via Crucis, trasmesso in mondovisione dal Colosseo, ha comunque registrato la maggiore attenzione del pubblico nel giorno del Venerdì Santo: la celebrazione, presieduta quest’anno dal cardinale Baldo Reina, prelato agrigentinoe vicario generale della Diocesi di Roma, si è imposta nel prime time di ieri con 3.440.000 spettatori (share 19.3%) su Rai1.
Urbi et Orbi con Bergoglio? La cautela dei medici
“Il Pontefice tutto quello che non doveva fare lo ha già fatto, è tornato all’attività pubblica e ha anche visitato nel carcere romano di Regina Coeli i detenuti. Questo testimonia una grandissima tempra e una grandissima generosità che dimostra verso i più poveri e i bisognosi. Detto questo, ricordo che il Santo Padre è un soggetto fragile, per i riti pasquali dovrà adottare tutte le cautele del caso”. Così all’Adnkronos Salute Massimo Andreoni, professore emerito di Malattie infettive all’Università di Roma Tor Vergata, direttore scientifico della Società italiana di malattie infettive e tropicali (Simit).
“Papa Francesco sembra ancora molto provato dalla malattia, non ha acquistato il tono della voce e appare affaticato – sottolinea Andreoni – Dovrebbe riguardarsi, evitare sbalzi termici e bagni di folla in piazza San Pietro”.
Nella Capitale – che scoppia di turisti e fedeli arrivati per l’Anno Santo – la primavera stenta a decollare con cielo coperto, rischio piogge e temperature miti: fattori da non trascurare, secondo l’esperto. “Sia il meteo sia le migliaia di persone presenti a Roma per il Giubileo suggeriscono di adottare la massima cautela. L’auspicio” di Andreoni “è che il Pontefice trascorra questi giorni di Festa nei suoi appartamenti e si riguardi il più possibile”.