
Gogna mediatica
Laurea Calderone, per la procura né indagati né ipotesi di reato. La ministra: “La storia finisce qui, mi hanno diffamato”
Archiviato l'esposto sul percorso accademico della titolare del Lavoro che annuncia una contro-denuncia. La notizia cancella il caso montato dalla stampa e dalla sinistra. Cirielli: il tentativo di denigrazione è stato un boomerang
Un polverone sul nulla. Non ha condotto a risultati l’esposto di un docente universitario contro la ministra del Lavoro Marina Calderone che metteva in dubbio il percorso accademico della ministra presso la Link Campus University. Si chiedeva di verificare la regolarità dei titoli acquisiti nel 2012. Una volta arrivato sul tavolo di Piazzale Clodio. la Procura di Roma ha aperto un fascicolo come atto dovuto. Ma non ha riscontrato ipotesi di reato né iscritto nessuno nel registro degli indagati. Una notizia che cancella le polemiche montate dalla stampa, sulla scia del Fatto quotidiano.
Caso Calderone, la procura apre un fascicolo senza indagati né ipotesi di reato
Nessun reato, nessun indagato. “Per me la storia finisce qui”, commenta sorridente la ministra che fin dall’inizio del caso ha respinto le accuse di Saverio Regasto, ordinario di diritto pubblico comparato . “Prendo atto con grande soddisfazione quanto comunicatomi dal mio legale, avvocato Cesare Placanica. Ossia della determinazione del Procuratore della Repubblica presso il Tribunale di Roma che, con riferimento all’esposto sporto nei miei confronti in relazione al mio percorso universitario, ha sancito l’inesistenza di ogni ipotesi di reato. E di conseguenza non ha iscritto alcun indagato nel registro delle notizie di reato. Per me, dopo tale autorevole avallo, pienamente conforme a quanto ho sempre sostenuto, la storia finisce qui”.
Calderone: il caso finisce qui, procederò per diffamazione
Fin dalla notizie dell’esposto Calderone si è mostrata ‘serenissima’ respingendo qualsiasi accusa di zone d’ombra nel suo curriculum. “Il mio percorso è assolutamente limpido e corretto, quindi non ho alcun tipo di preoccupazione. I due titoli di studio conseguiti non mi hanno comportato alcun vantaggio da un punto di vista professionale e nemmeno politicamente”. Dopo la scelta della Procura di Roma adesso Calderone va al contrattacco e annuncia la querela. “A questo punto ho il dovere di procedere per il reato di diffamazione per ogni malevola illazione contro la mia persona”. Schizzi di fango sulla ministra, magari nel mirino delle opposizioni per aver denunciato l’orrore delle foibe, da figlia e nipote di esuli istriani
FdI: la sinistra ha perso, è stato un boomerang
“Questa volta il tentativo di denigrazione da parte della sinistra nei confronti di un esponente del governo, risultato subito in maniera evidente maldestra propaganda, si è rivelato un boomerang”. Così il viceministro degli Esteri, Edmondo Cirielli. “L’archiviazione non sorprende e conferma il grande valore del rappresentante del governo che ben sta lavorando con i risultati legati all’occupazione e all’inclusione straordinari. La pochezza dell’argomento consiglierebbe il silenzio, il tentativo di denigrazione impone però, ancora una volta, una ferma condanna contro le azioni sistematiche a danno di uomini delle istituzioni che ogni giorno compiono il loro dovere”. Al Ministro Calderone – conclude Cirielli – va la mia stima e l’incoraggiamento a proseguire, con determinazione e serenità, nell’importante servizio che sta svolgendo per la Nazione”.