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Dalla Francia

Le Figaro incorona Meloni: “Sta risollevando l’Italia. A differenza di Macron, non solo comunica ma agisce”

Politica - di Andrea Verde - 21 Aprile 2025 alle 13:47

Nicolas Baverez è uno degli intellettuali più prestigiosi d’oltralpe. L’editorialista di punta de “Le Figaro” dedica alla premier italiana Giorgia Meloni un intervento – pubblicato nell’edizione di lunedì 21 aprile – pieno di elogi, un editoriale che suona come una consacrazione definitiva.

Gli elogi di Bavarez sono tanto più importanti se si considera la severità con cui critica da anni la classe politica francese e Macron in particolare. “La Francia è il Paese che ha la caratteristica di rendere impossibili le cose necessarie” scrisse nel suo libro “La Francia che cade”.  Criticando Macron dopo la dissoluzione del luglio scorso si domandò se la Francia avesse ancora un Presidente;stagnazione economica, 10% di disoccupazione ed altrettanti lavoratori precari, record della fiscalità e dei giorni di sciopero in Europa, riforme annunciate ma poi ridotte al minimo denominatore, prebende da conservare, ricchezza nazionale in calo al pari del prestigio internazionale” sono solo alcuni degli strali che ha rivolto a Macron negli anni. Al presidente francese dedica spesso editoriali al vetriolo: “Emmanuel Macron ha da tempo abbandonato il mondo reale per stabilirsi nell’universo delle realtà alternative. Ma i fatti sono lampanti e la logorrea presidenziale non li dissolve. Gli interventi di Macron non sono meno disorganizzati del suo modo di esercitare il potere; le parole si sono distaccate dalla realtà. Il risultato di questa confusione ha determinato un caos politico che ha favorito solamente gli estremi.” E mentre Baverez attaccava Macron, in Italia, politici come Matteo Renzi lo erigevano a modello

Tenuto conto della severità di giudizio dimostrata negli anni, l’editoriale odierno, pieno di elogi, suona come la conferma dell’idillio tra gli intellettuali francesi, che hanno sempre difeso “una certa idea della Francia” di ispirazione gollista e Giorgia Meloni.

La punta di firma de Le Figaro incorona Giorgia Meloni

“L’ascesa al potere di Giorgia Meloni, il 22 ottobre 2022, a cento anni dalla marcia su Roma, avvenne in un clima di grande tensione -scrive Baverez – in cui convivevano il timore di una riabilitazione del fascismo, il timore di una crisi economica e finanziaria incontrollata e il rischio di un’uscita dall’Unione Europea e dall’Eurozona. Due anni e mezzo dopo, Meloni, ha smentito tutti coloro che prevedevano il suo inevitabile fallimento, presentando un curriculum molto solido che la posiziona come la donna forte d’Europa.”

“Giorgia Meloni- continua Bavarez – ha imposto la sua autorità e consolidato la sua popolarità, rafforzata dalla netta vittoria alle elezioni europee del giugno scorso. Incarna una leadership forte ma rispettosa della Costituzione, garante della stabilità di governo e delle istituzioni in un momento in cui in Francia, la V° Repubblica sta tornando all’impotenza della IV° Repubblica. Lei (contrariamente a Macron) non solo comunica ma agisce. Da qui la politica di ripristino della sicurezza e la lotta all’immigrazione clandestina. L’economia italiana registra un trend positivo e sta ottenendo risultati tra i più significativi della zona euro.”

Non mancano elogi alla politica estera; “Giorgia Meloni ha raggiunto un risultato diplomatico impressionante, il cui obiettivo è di posizionare l’Italia come ponte tra le democrazie liberali e quelle illiberali in Europa, tra lUnione europea e gli Stati Uniti, tra l’Europa e l’Africa.”

Per Le Figaro “la linea politica di Meloni non è neofascista e neanche rivoluzionaria. Giorgia Meloni ha inventato una forma originale di popolarismo-liberale, che sta trovando sempre più risonanza in Europa. La politica economica è decisamente a favore delle imprese e del libero scambio, risvegliando un patriottismo economico che sembrava compromesso. Quando Emmanuel Macron ha parlato della politica dell’offerta, Giorgia Meloni ha agito, tagliando i rami improduttivi, liberalizzando il mercato del lavoro, sostenendo l’innovazione e rilanciando il nucleare”.

“Seguendo le orme di Mario Draghi – conclude Baverez – sta risollevando l’Italia rompendo con l’immagine di Paese decadente. Infine, ha reso agli italiani il sentimento di decidere del proprio destino e di partecipare alla storia anziché subirla”.

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di Andrea Verde - 21 Aprile 2025