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Lecco, assalto “antifascista” al municipio: antagonisti e black bloc a viso coperto contro la polizia

Violenza rossa

Lecco, assalto “antifascista” al municipio: antagonisti e black bloc a viso coperto contro la polizia

Scene di violenza inaudita documentate dai filmati. Fratelli d'Italia: tutti condannino senza ambiguità e giustificazioni. Pensavamo che l'epoca buia degli anni di piombo fosse finita e invece questa storia torna a fare paura. Basta odio, chi crede nella democrazia non può accettare queste derive

Politica - di Alessandra Danieli - 29 Aprile 2025 alle 16:14

Scene di guerriglia urbana a Lecco nel nome dell’antifascismo a opera di anarchici e black bloc che ieri sera  hanno assaltato la sede del Comune mentre era in corso la seduta. Violenti e attivisti di estrema sinistra a viso coperto, provenienti dal presidio dell’Anpi contro la commemorazione di alcuni repubblichini uccisi dai partigiani il 28 aprile 1945,  hanno raggiunto la sede del municipio, pronti a sfondare il blocco degli agenti in seduta antisommossa. Allo stop delle forze dell’ordine hanno risposto con botte, spintoni, aggressioni e  lancio di sassi. Momenti di alta tensione fino a quando il gruppo di antagonisti non è stato disperso dagli agenti.

Lecco, black bloc e antagonisti all’assalto del Comune

Scene di violenza inaudita condannate trasversalmente, ma soprattutto dagli esponenti di Fratelli d’Italia mentre in città crescono la preoccupazione e lo sconcerto per le immagini di guerriglia urbana documentati da diversi video girati con il telefonino, che non lasciano margini di interpretazione. A surriscaldare il clima il presidio dell’Anpi contro la fiaccolata regolarmente autorizzata in città in memoria di alcuni caduti della Repubblica sociale fucilati, dopo essere stati processati e condannati a morte. L’escalation di violenze, culminate nell’assalto a Palazzo Bovara, è arrivata nel tardo pomeriggio di ieri a margine del sit in dell’Anpi.

FdI: inudita violenza che tutte le forze politiche devono condannare

I primi a condannare pubblicamente la guerriglia scatenata da anarchici e antagonisti in passamontagna sono stati con una nota gli esponenti locali di FdI  Alessandro Negri,  Filippo Boscagli e Massimo Sesana. “Esprimiamo sconcerto e dolore per l’insensato assalto alla sede del Comune questa sera. Una massa di intolleranti che ha colpito le istituzioni locali e le nostre forze dell’ordine cui va un sentito ringraziamento per il lavoro svolto”, si legge nel comunicato. “È assurdo – aggiungono – vedere nel 2025 a Lecco scene da guerra civile totalmente fuori dalla storia e soprattutto dalla realtà della nostra città. La nostra vicinanza alle istituzioni di Lecco che rappresentano tutti i cittadini. E sono un vero baluardo di democrazia contro chi paradossalmente pensa di essere il tutore della tolleranza lanciando pietre contro eletti e polizia”.

Zamperini: la politica deve imparare dagli errori della storia

Duro il commento di Giacomo Zamperini, consigliere regionale di Fratelli d’Italia. “Condanno con la massima fermezza la gravissima violenza che ha colpito la città di Lecco nella serata di ieri. Mi auguro che ciascuna forza politica faccia altrettanto, senza ambiguità né giustificazioni. La politica deve imparare dagli errori della storia. Pensavamo che l’epoca buia degli anni di piombo fosse finita. Invece, proprio nel giorno in cui ricordiamo i cinquant’anni dalla morte del povero Sergio Ramelli, questa storia torna ancora a fare paura. Non possiamo permettere che ritornino i fantasmi del terrorismo politico. Eventi come questi sono preoccupanti campanelli d’allarme che non vanno minimizzati”.

“Chi crede nella democrazia non può accettare. Basta odio”

Dopo aver espresso ‘piena solidarietà’ alle Forze dell’ordine, “vigliaccamente colpite durante i disordini” l’esponente del partito della premier giudica inammissibile che, nel nome dell’antifascismo, si arrivi a mettere in atto azioni che nulla hanno a che vedere con la democrazia e il rispetto delle istituzioni. “Chi crede nella democrazia, nel confronto civile e nel rispetto delle regole non può accettare simili derive. Basta odio, basta intimidazioni. È il momento di difendere con tutte le nostre forze le istituzioni democratiche. Spero proprio che i colpevoli vengano presto identificati e consegnati alla giustizia”.

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di Alessandra Danieli - 29 Aprile 2025