
I soliti dem
L’imperdibile programma del Pd chiuso in conclave: antifascismo, woke e sogni di gloria
Tutto pronto per il seminario del gruppo Pd alla Camera che si svolgerà giovedì e venerdì al Museo Casa Cervi a Gattanico, in provincia di Reggio Emilia, e che sarà chiuso da Elly Schlein. In queste ore è stato rilasciato l’imperdibile programma che, insieme ai nomi degli ospiti, conferma l’impostazione da echo chamber dell’appuntamento. Una due giorni, per dirla in maniera più semplice, in cui i dem sembrano fermamente intenzionati a fare ciò che gli riesce meglio: suonarsela e cantarsela da soli, con note fortemente autoconsolatorie.
L’imperdibile programma del seminario Pd
Si parte giovedì pomeriggio con l’introduzione della capogruppo a Montecitorio, Chiara Braga, che si eserciterà sul tema “La nostra opposizione per l’alternativa”. Non è specificato se la seduta andrà avanti in notturna, come ci si potrebbe aspettare considerati sia lo stato dell’arte sulla questione sia le lacerazioni interne al Pd sia il precedente dell’ultima riunione dei gruppi, quando per giungere a una risoluzione sul Consiglio europeo che mettesse d’accordo tutti c’è voluta una seduta fiume a cavallo di due giorni e risolta all’ultimo minuto utile. Comunque, fin qui, per lo meno, il tema è strategico, proiettato al futuro e a suo modo confortante: un’opposizione che si ponga il problema di come essere realmente alternativa è un bene per la democrazia.
Dall’attualità dell’antifascismo alle pulsioni woke
L’entusiasmo per la possibilità che ne esca qualcosa di sensato, però, dura lo spazio di un attimo. O, se si preferisce, di una notte. Perché se le specifiche di come vada costruita quell’alternativa vanno ricercata nel programma del giorno successivo c’è poco da stare allegri. La giornata inizia con il tema “Nascita della democrazia: la scelta di resistere, l’attualità dell’antifascismo” con la professoressa Michela Ponzani, prosegue con il panel con Pietro Benassi, Francesca Bria e Tonia Mastrobuoni su “Tecnocrazia e destra al potere: minacce per le democrazie” e si conclude, prima dell’intervento di Elly Schlein, con “Welfare, diritti, libertà: è tempo per la sinistra” con le relazioni di Floriana Cerniglia, il cappellano della Ong Mediterranea don Mattia Ferrari, Mauro Magatti. Insomma, dall’allarme antifascismo nelle sue vecchie e nuove declinazioni alle pulsioni woke e immigrazioniste si torna al solito repertorio dem. Ed ecco che lo sconforto prende di nuovo il sopravvento e torna in mente il sempre valido a sinistra Nanni Moretti di Bianca: «Continuiamo così, facciamoci del male».