
Chiusi tre locali
Mafia cinese a Prato, ancora guerra tra clan. Nuovo agguato con coltelli e pistole: la vittima non è in pericolo di vita
Continua l’escalation criminale nella zona di Prato tra bande cinesi. Nella notte di sabato 12 aprile, intorno alle ore 1,15, nella cittadina toscana, in via del Purgatorio, un cittadino cinese è stato aggredito da una gang. Gli aggressori, armati di coltelli, manganelli telescopici e di armi da fuoco, hanno esploso diversi colpi in aria. La vittima, accoltellata più volte, è stata ricoverata all’ospedale Santo Stefano di Prato e non è in pericolo di vita. “Le indagini sono in corso per individuare i responsabili e di scoprire le ragioni dell’aggressione”. Così un comunicato del procuratore della Repubblica Luca Tescaroli.
Prato, nuovo agguato a un cinese: non è in pericolo di vita
Quella di sabato è solo l’ultima di una serie di aggressioni violentissime tra bande cinesi. Nella notte tra mercoledì e giovedì due cittadini cinesi sono rimasti feriti a colpi di mazza durante un’aggressione in un circolo ricreativo a Prato, il ‘Jld Music’ . La pista più probabile, individuata dalla questura che indaga sul caso, è quella del regolamento di conti tra bande rivali. I due feriti, un uomo e una donna, colpiti con delle mazze (l’uomo gravissimo è stato sottoposto a un intervento alla testa), fanno parte di un terzetto di cinesi arrivato da Francoforte.
Le indagini seguono la pista del regolamento di conti
L’attività di prevenzione disposta dal questore di Prato, Pasquale Antonio De Lorenzo, ha portato alla chiusura di tre locali pubblic, Tutti frequentati da soggetti con precedenti penali. Per due esercizi pubblici esiste una “concreta pericolosità per l’ordine e la sicurezza pubblica. Determinati – si legge nelle motivazioni – da episodi delittuosi verificatisi con aggressioni e ferimento degli avventori”. Per un altro, invece, l’attività di verifica e controllo ha fatto emergere la violazione del divieto di somministrazione di bevande alcoliche a minori degli anni 18.
Chiusi tre locali frequentati dalla malavita cinese
La chiusura momentanea dei locali, frequentati dalla malavita cinese, hanno anche la funzione di produrre un effetto “dissuasivo su soggetti ritenuti pericolosi. Che, da un lato, sono privati di un luogo di abituale aggregazione e dall’altro vengono avvertiti che la loro presenza è oggetto di attenzione da parte delle autorità preposte”. Uno dei provvedimenti riguarda un bar ubicato in zona le Badie, già sanzionato anche per spaccio di droga. Un secondo riguarda un locale di intrattenimento gestito da un cittadino cinese, ubicato in via Filzi. Al suo interno si è verificata una brutale aggressione con tentato omicidio ai danni di cittadini cinesi. Un terzo provvedimento riguarda la chiusura temporanea del locale ubicato in via del Campaccio. Sono in corso in queste ore ulteriori accertamenti per valutare la revoca della licenza.