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Malafede a sinistra: tace sul socialista Sanchez in Cina in piena guerra dei dazi, ma sbraita su Meloni ricevuta da Washington

Doppiopesismo ipocrita

Malafede a sinistra: tace sul socialista Sanchez in Cina in piena guerra dei dazi, ma sbraita su Meloni ricevuta da Washington

Il premier spagnolo è andato da Xi Jinping in piena tempesta commerciale: dal mondo progressista silenzio assoluto, mentre ha riversato critiche sulla premier che sarà ricevuta da Trump. Fidanza incalza: "Ossequio nei confronti di uno degli ultimi leader socialisti in sella? Subalternità alla Cina?"Procaccini: "Il premier spagnolo vola a Pechino per rinforzare i legami con il Partito Comunista. La premier va negli Usa per rinforzare l'alleanza occidentale

Politica - di Adriana De Conto - 11 Aprile 2025 alle 18:09

Tutti “distratti” a intermittenza asinistra. Tutti doppiopesisti. Doppio standard avanti tutta. Nessuno che si sia risentito della visita del premier socialista spagnolo Pedro Sanchez al presidente cinese Xi Jinping in piena guerra commerciale su dazi e controdazi. A che titolo è andato? Aveva un mandato europeo? No. Allora, non c’è pericolo che “divida l’Europa”, trattando con uno dei protagonisti dell’escalation commerciale che sta inguaiando il  mondo intero? Tutto tace.  Non abbiamo sentito una Elly Schlein commentare la visita del premier di centrosinistra a Pechino. Non abbiamo visto un Bonelli in allarme. Non abbiamo osservato reazioni inconsulte da parte di Parigi, così imbufalita, di contro, per la visita del premier Meloni che sarà ricevuta a Washington dal presidente Trump. Ma come, le opposizioni hanno fatto una testa così sulla negoziazione di Meloni che andrà negli Usa con la “benedizione” di molti leader europei, di Politico (“la migliore negoziatrice possibile”); e poi tacciono sull’iniziativa individuale  spagnola? Macron non ha nulla da dire sul suo omologo iberico? Strani silenzi, consueti doppiopesismi.

Sanchez in Cina, Fidanza: “Coma mai a sinistra non temono che divida l’Ue?”

“Da giorni la sinistra italiana disserta sulla natura e sul mandato della missione a Washington di Giorgia Meloni. Augurandosi strumentalmente che la nostra premier non si presti a ‘dividere l’Europa’. Nel frattempo oggi, dopo la sospensione dei dazi tra Usa e Ue e nel pieno di una escalation tra Usa e Cina, il premier spagnolo Pedro Sanchez è in visita alla corte di Xi Jinping. Ci auguriamo che questa mossa non irrigidisca nuovamente i rapporti tra Europa e Stati Uniti, proprio mentre dovremmo avviare il negoziato con Washington”. Fa notare tutta l’inopportunità della tempistica “scelta” da Sanchez  il capo delegazione di Fratelli d’Italia-Ecr al Parlamento europeo, Carlo Fidanza, nel corso della trasmissione “Aria Pulita di sera” in onda su Netweek e condotta da Simona Arrigoni.

“Malafede verso Meloni”

Sconcertato dal fatto che la sinistra – così loquace nel mettere in dubbio la strategia della premier Meloni – sia presa da un’improvvisa afasìa nel caso della sortita di Pedro Sanchez: “Ciò che fa specie – incalza Fidanza- è non sentire da sinistra nemmeno una voce di dubbio sul tempismo, l’opportunità, la natura e il mandato di questo viaggio. E il suo rischio di ‘dividere l’Europa’. Ossequio nei confronti di uno degli ultimi leader socialisti ancora – sia pur faticosamente – in sella? – si chiede- . Subalternità alla Cina? Sicuramente malafede nei confronti di Meloni, che invece saprà aiutare al meglio il negoziato europeo”.

Procaccini: “Sanchez rinsalda i legami col Partito comunista, Meloni con l’occidente”

Rincara la dose l’europarlamentare di Fratelli d’Italia Nicola Procaccini, co-presidente dei conservatori al Parlamento europeo. Che delinea il contesto: “C’è una guerra dei dazi doganali tra Stati Uniti e Cina. La premier italiana Giorgia Meloni vola a Washington per rinforzare l’alleanza occidentale. Il premier spagnolo Sanchez vola a Pechino per rinforzare i legami con il Partito Comunista. Due approcci legittimi, ma diversi”.

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di Adriana De Conto - 11 Aprile 2025