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Meloni al “Corriere”: ‭«L’incontro Trump-Zelensky è stato un regalo di Papa Francesco, un momento bellissimo‭»

L'intervista

Meloni al “Corriere”: ‭«L’incontro Trump-Zelensky è stato un regalo di Papa Francesco, un momento bellissimo‭»

Politica - di Robert Perdicchi - 29 Aprile 2025 alle 08:50

“Non sarei mai stata lì. Non c’entravamo noi altri leader, non so se qualcuno ha pensato di doverci essere, ma io no. Credo sia stato un momento bellissimo, e a quanto mi è stato detto dai protagonisti potrebbe anche aver rappresentato un punto di svolta. Forse l’ultimo regalo di Papa Francesco a noi tutti”. Così la premier Giorgia Meloni in un’intervista al Corriere della Sera, parlando dell’incontro di sabato a San Pietro tra Donald Trump e Volodymyr Zelensky e rispondendo alla domanda sul perché lei non ci fosse. “Penso che (il Papa) meritasse un funerale imponente e senza alcun intoppo, come è stato, e penso che in quel faccia a faccia ci fosse, non so come dirlo…il suo spirto”, ha aggiunto. Meloni sottolinea inoltre che a suo parere “è necessario rinsaldare l’Alleanza atlantica non solo militarmente, e in questo dico che è giusto che l’Europa contribuisca in maniera più marcata alla propria sicurezza, perché o ci si difende anche da soli o non si può pensare di essere al sicuro in un mondo che cambia a velocità a vertiginosa. E penso che serva riavvicinare Usa e Ue, anche perché nel frattempo altre potenze si stanno facendo avanti per prevalere negli equilibri mondiali, e non credo convenga nè all’Europa nè agli Usa che accada”.

La tregua sul fronte ucraino

Sulla possibile tregua in Ucraina, Meloni chiarisce: “Noi ora sosteniamo gli sforzi di Trump e siamo contenti che Zelensky si sia detto disponibile a un cessate il fuoco incondizionato, dimostrando che anche l’Ucraina vuole la pace. Ora è la Russia che deve dimostrare la stessa cosa. Perché la tregua di tre giorni annunciata da Putin per l’anniversario della vittoria nella Seconda guerra mondiale è una cosa diversa, e decisamente insufficiente. E la pace dovrà essere giusta e duratura. Il che significa soprattutto solide garanzie di sicurezza. L’Italia ha da tempo fatto la sua proposta: serve una soluzione ispirata all’articolo 5 del Trattato di Washington, anche fuori dal Trattato Nato”.

Il vertice Usa-Ue a Roma o a Bruxelles

I tempi non sono ancora “maturi” per un incontro sui dazi tra Donald Trump e i vertici dell’Unione euIlropea, spiega poi la presidente del Consiglio. “Penso – spiega – che man mano che si lavora a livello tecnico per capire i margini di un possibile accordo, si avvicini anche la possibilità di un incontro politico. Non abbiamo mai dato una data. Oggi i tempi non sono ancora maturi. Se Roma può essere la sede giusta perché il nostro Paese viene visto come amico credo che sarà un grande riconoscimento. Ma anche se fosse altrove, a Bruxelles o ovunque, questo sì me lo concedo, qualche merito penso di poter dire che lo avrò avuto comunque”.

La spaccatura dell’Italia?

“Anche di me si dice che spacco in due l’Italia, e non è  vero. E a dirlo, guardi un po’, sono gli stessi le cui valutazioni trovo francamente superficiali e infantili. Quando la leader del Pd dice che ‘Trump non puo’ essere un nostro alleato’ cosa intende esattamente? Che rompiamo i rapporti di alleanza di 70 anni e usciamo dalla Nato? Perché capisco gli slogan, ma poi bisogna anche essere conseguenti”. “Io non penso che le nostre alleanze fondamentali con i Paesi partner cambino in base a chi vince le elezioni. Evidentemente la sinistra si’. E in fondo non mi stupisce: per noi l’interesse nazionale viene prima di ogni cosa, per altri – incalza la presidente del Consiglio – prevale l’appartenenza ideologica”.

Le misure in vista del Primo Maggio

“In vista del Primo Maggio stiamo lavorando a qualcosa di estremamente importante per i lavoratori, cioè la loro sicurezza”, anticipa poi Meloni al Corsera. “Pensiamo a degli interventi concreti per la sicurezza sul lavoro, perché è inaccettabile che ogni giornata sia scandita da morti e infortuni. Metteremo a disposizione importanti risorse che intendiamo utilizzare confrontando le nostre proposte con quelle dei sindacati e delle associazioni datoriali. Valuteremo insieme cosa è più utile per la sicurezza dei lavoratori”, ha detto

 

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di Robert Perdicchi - 29 Aprile 2025