
Il vertice con Trump
Meloni conquista gli Usa: la destra festeggia, da sinistra insulti vergognosi: “Cameriera!”. Schlein ammutolita…
“Che dire? Giorgia Meloni è stata fantastica da Trump. Tutta l’Italia ne deve andare fiera”, commenta Tommaso Foti, ministro per gli Affari europei, sui social l’incontro appena terminato tra Trump e Meloni coronato da un grande successo diplomatico. “Giorgia Meloni ancora una volta consegue un risultato politico straordinario e si conferma una grande leader per l’Italia, l’Europa e l’Occidente. Una leader con la schiena dritta, capace di rapportarsi con il presidente Trump senza sudditanze, con amicizia e franchezza come è giusto tra nazioni amiche ed alleate. Stasera i gufi che hanno tifato per il fallimento di questa missione si leccano le ferite. E noi siamo, oggi più che mai, orgogliosi di essere italiani”, dice in una nota il capodelegazione di Fratelli d’Italia al Parlamento europeo, Carlo Fidanza.
Entusiastico anche il commento di Lucio Malan, capogruppo di FdI al Senato: “La visita di Giorgia Meloni alla Casa Bianca è un successo senza precedenti per l’Italia. Il presidente Trump non ha perso occasione per lodare il lavoro e l’autorevolezza del nostro presidente del Consiglio e ha accettato l’invito a venire in Italia, che – ha ribadito – è il migliore alleato in Europa, purché Giorgia Meloni resti primo ministro. Se un simile trattamento fosse stato ottenuto da un capo del governo di sinistra, saremo all’apoteosi e assisteremmo alla standing ovation in ogni conferenza stampa. Per Fratelli d’Italia ciò che importa è che la nostra leader e capo del governo sta facendo il meglio per l’Italia e che questi successi hanno e avrà importanti positive conseguenze nel futuro degli Italiani”.
Meloni negli Usa, solo la sinistra sciacalla sul vertice con Trump
Commenti positivi anche dalle fila dei centristi. “Il viaggio a Washington della presidente Meloni conferma il ruolo fondamentale dell’Italia come ponte tra Europa e Stati Uniti, per mantenere solido lo storico legame che unisce le due sponde dell’Atlantico. E questo fa bene all’Italia, fa bene all’Europa ma soprattutto fa bene alle nostre famiglie e alle nostre imprese. Ora si tratta di continuare i negoziati per scongiurare una guerra dei dazi che farebbe solo danni. E’ il momento di dimostrare tutti responsabilità: si è visto che tifare contro non serve, non serve all’opposizione e non serve a tutti noi”, dice il presidente di Noi moderati, Maurizio Lupi. Sulla stessa linea anche l’esponente dell’opposizione Carlo Calenda, leader di Azione. “Ci sono due fatti molto positivi nell’incontro tra Meloni e Trump. La premier ha tenuto la barra dritta sull’Ucraina ed è riuscita a convincere Trump a incontrare l’Ue in Italia per discutere dei rapporti comuni. Meloni non ha rotto il fronte europeo ma si è accreditata come ponte tra Usa e Ue. Bene dunque per l’’Italia”.
Completamente diversi i toni della sinistra. “Ho come l’impressione che più che la presidente del Consiglio italiano, Meloni, abbia fatto la cameriera al pranzo con Trump. Sembra la sceneggiatura di una serie di quart’ordine questo incontro fra lei e il presidente Usa”, scrive su Facebook Nicola Fratoianni di Avs. “Ma era tutto ampiamente previsto – prosegue il leader di Sinistra italiana – con Meloni che si è presentata in ginocchio promettendo vagonate di miliardi dei cittadini italiani per tenere buono Trump. E così avremo un aumento delle spese militari sull’unghia, maggiori acquisti del Gnl americano, molto costoso (tanto le bollette le pagano gli italiani) e dannoso dal punto di vista ambientale, impegni per lavorare insieme sul nucleare e perfino 10 miliardi di investimenti in Usa, mentre in Italia gli investimenti si vedono con il binocolo. Ci mancava solo che nel pranzo Meloni si mettesse a servire a tavola”.
“L’incontro tra Giorgia Meloni e Donald Trump è stato la reunion della destra globale. Da una parte uno dei principali responsabili della destabilizzazione del pianeta e dall’altra la premier italiana che non ha fatto altro che dire sì a tutte le richieste di Trump: sì all’acquisto di armi e gas, sì all’eliminazione della web tax, sì all’importazione in Europa di pesticidi vietati e carni ormonata. Trump dice di voler fare accordi con Ue e Cina, ma in realtà sta battendo cassa, e Meloni è pronta a pagare il conto con i soldi degli italiani. Altro che sovranismo: obbedienza ai diktat di Trump”, dichiara Angelo Bonelli, deputato Avs e co-portavoce di Europa verde.
E la Schlein? Alle 21.30 non era pervenuta…