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Migranti, schiaffo alle Ong: bocciata la cittadinanza onoraria per i presunti “eroi del mare” a Trapani

In Consiglio comunale

Migranti, schiaffo alle Ong: bocciata la cittadinanza onoraria per i presunti “eroi del mare” a Trapani

Cronaca - di Marta Lima - 4 Aprile 2025 alle 15:23

Chi li vede come eroi del mare, come i salvatori dei migranti naufraghi, e vorrebbe premiarli per il loro impegno a favore del prossimo. Chi, al contrario, considera gli operatori delle Ong che vanno in cerca di barche in difficoltà per poi aiutarle a sbarcare in Italia, dei complici di scafisti e caporali che dal business dell’immigrazione, lungo le coste africano, incassano milioni di euro.

Migranti, da Trapani il “no” alla cittadinanza per le Ong

Sta di fatto che a Trapani, in Consiglio comunale, la delibera per il conferimento della cittadinanza onoraria agli equipaggi delle Ong Jugend Rettet, Save The Children e Medici Senza Frontiere, impegnate a salvare le vite dei migranti in mare, è stata bocciata. Il riconoscimento era stato approvato con una delibera di giunta il 24 giugno ma ieri, dopo un animato dibattito, l’atto è stato bocciato. La proposta di conferire la cittadinanza onoraria alle associazioni protagoniste dei salvataggi di migranti arriva dopo la recente assoluzione delle Ong da parte del Tribunale di Trapani dopo un iter giudiziario durato alcuni anni.

Dodici i voti favorevoli ma ne servivano 13. Il gruppo Trapani Tua, che fa capo all’assessore regionale Mimmo Turano (Lega), si è smarcato dal resto della maggioranza. Per il sindaco Giacomo Tranchida “Trapani ha perso un’occasione di dare, qui dal cuore del Mediterraneo, un messaggio di ringraziamento alle tante donne, uomini, e giovani volontari che oggi sfidano i mari e anche i regimi totalitari disseminati nel mondo. Attendo che gli equipaggi e i volontari di Juventa, di Save the Children di Medici senza Frontiere vengano a Trapani – ha concluso il sindaco – e li accoglierò da Sindaco della Città indossando la fascia tricolore e con tutti gli onori”. A Trapani si era tenuto il processo, durato sette anni, contro le ong, alla fine del quale il Tribunale aveva dichiarato non sussistere alcun reato nel confronti degli equipaggi e dei volontari.

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di Marta Lima - 4 Aprile 2025