
Il giallo continua
Mps, una perizia riapre il caso sulla morte David Rossi: ferite poco compatibili con la caduta
Possibili novità sul ‘giallo’ della morte di David Rossi, l’ex manager di Mps precipitato dal palazzo della banca il 6 marzo 2013. “Sono iniziate ieri a Palazzo San Macuto le operazioni peritali sull’orologio. Ed è emerso subito qualcosa di interessante. La perizia verrà conclusa nelle prossime settimane. Ma il dottor Manghi ha già anticipato che le ferite sul polso sono al 99% incompatibili con una caduta, con una ferita a stampo della cassa sul polso anche da quell’altezza”. Così all’Adnkronos Gianluca Vinci, presidente della Commissione parlamentare di inchiesta sulla morte di David Rossi. I collaboratori della Commissione incaricati, il tenente colonnello Adolfo Gregori del Ris dei carabinieri e Robbi Manghi, medico legale, depositeranno a breve una relazione sulle operazioni svolte e sui risultati ottenuti.
David Rossi, i primi passi dell’operazione verità della commissione d’inchiesta
Sulla morte del responsabile comunicazione di Monte dei Paschi, archiviato come suicidio, fioccano non da oggi dubbi e incertezze. La famiglia ha sempre sostenuto si sia trattato di un omicidio, ma tre indagini aperte sul caso hanno stabilito che l’uomo si è tolto volontariamente la vita. “La ferita sembra sia incompatibile con una caduta. Ma fatta in un momento appena precedente. Quindi c’è da capire se l’orologio si è staccato già al momento della caduta dalla finestra”, dice Vinci. “Questo spiegherebbe – continua – anche perché il cinturino è stato trovato di fianco ai piedi mentre la cassa distante oltre due metri e mezzo. Questi risultati stanno dando uno spunto interessante anche per fare una perizia sui video della caduta”.
Possibile perizia sul video della caduta
Il presidente della commissione parlamentare di inchiesta fa sapere che si sta valutando anche una perizia sul video “per cercare di aggiornarlo e ripulirlo con nuove tecnologie perché non si vedono la cassa e il cinturino dell’orologio”. Soddisfatti i legali di Antonella Tognazzi, vedova di David Rossi, Carmelo Miceli e Alessandro Frangiamore. “Apprendiamo dal resoconto stenografico della seduta odierna della Commissione d’inchiesta che, da un primo esame delle lesioni sul polso sinistro di David Rossi, il loro consulente Robbi Manghi ritiene che le stesse siano di tipo ‘lacero-contuso. Quindi poco compatibili con una caduta a stampo di quel tipo. Lo stesso – proseguono gli avvocati – ha inoltre sollevato dubbi sull’origine di tali lesioni. Evidenziando come le stesse possano essere ricondotte ad ‘una pressione esercitata in altro modo’ e non alla caduta”.
I legali della vedova: è la prova che prima di precipitare fu picchiato
Per i legali della vedova è la conferma che la sera del 6 marzo 2013, David Rossi, prima di precipitare, oltre ad essere picchiato, è stato afferrato dal polso sul quale portava l’orologio. Con una forza che ha evidentemente prodotto quelle ferite lacero contuse. E quell’ematoma immortalati sin dal primo esame autoptico”. Nel ringraziare la Commissione d’inchiesta e il suo presidente “per la coraggiosa operazione verità che sta portando avanti – proseguono i difensori – non possiamo non chiedere che la Commissione valuti l’opportunità di rivedere la ricostruzione della caduta che ha ricondotto la precipitazione ad un gesto suicidiario. È evidente che l’afferramento violento del polso sia proprio da ricondurre all’azione di soggetti che hanno prima aggredito e immobilizzato Rossi. E poi lo hanno lasciato cadere trattenendolo proprio dal polso. Auspichiamo che anche la magistratura voglia riaprire il caso riconoscendo l’evidente insormontabilità dei dubbi che sovrastano l’ipotesi suicidiaria”.