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Nuova zampata di Trump: “La guerra non è mia, colpa di Kiev, Putin e Biden il Corrotto”

Russia-Ucraina

Nuova zampata di Trump: “La guerra non è mia, colpa di Kiev, Putin e Biden il Corrotto”

All'indomani della strage di Sumy, il presidente Usa torna ad attaccare l'omologo ucraino ma non risparmia neppure il Cremlino: "La responsabilità è di tutti. Con me il conflitto non sarebbe mai scoppiato". Nuovo appello di Kiev: Mosca va fermata

Esteri - di Eugenio Battisti - 14 Aprile 2025 alle 19:06

Nuova zampata di Donald Trump a Zelensky. Proprio all’indomani della strage di Sumy, a causa del raid di Mosca che è costato la vita a 34 persone, il presidente Usa torna ad attaccare il presidente ucraino, dandogli la responsabilità dell’avvio della guerra insieme al suo predecessore alla Casa Bianca. “Il presidente Zelensky e Joe Biden il Corrotto hanno fatto un lavoro assolutamente orribile nel permettere che questa tragedia iniziasse. C’erano così tanti modi per impedirlo sin dall’inizio. Ma questo è il passato. Ora dobbiamo farla finire, e in fretta. Che tristezza!”. Così il presidente Usa sul social Truth. Neppure Putin è fuori dal mirino del tycoon, colpevole dell’aggressione. Conversando nello Studio Ovale ha ribadito, come riporta la Cnn, che la colpa è di tutti. “Questa è una guerra che non sarebbe mai dovuta iniziare. Biden avrebbe potuto fermarla e Zelensky avrebbe dovuto fermarla e Putin non avrebbe mai dovuto avviarla. La colpa è di tutti. Sto cercando di fermarla”.

Trump: la guerra è colpa di Zelensky e del corrotto Biden

Rilanciata anche la tesi che con lui alla guida degli Usa il conflitto non sarebbe mai scoppiato. “La guerra tra Russia e Ucraina è la guerra di Biden, non la mia. Sono appena arrivato, e durante i miei quattro anni di mandato non ci sono stati problemi nel prevenirla”, scrive ancora Trump nel post. “Il presidente Vladimir Putin, e tutti gli altri, rispettavano il vostro Presidente! Io non ho nulla a che fare con questa guerra, ma sto lavorando con impegno per far cessare morte e distruzione. Se le elezioni presidenziali del 2020 non fossero state truccate – e lo sono state, in molti modi – quella terribile guerra non sarebbe mai avvenuta”.

Il tycoon: “Se avessi vinto nel 2020 non sarebbe mai scoppiata”

Poche ore la strage della domenica delle Palme l’inviato presidenziale per l’Ucraina, il generale Keith Kellogg, ha accusato Mosca di aver “oltrepassato ogni limite”. Trump, dopo una prima reazione in cui l’ha definita un evento “orribile”, ha precisato: “Mi hanno detto che è stato un un errore”. Kiev ha subito fatto sapere tutte le vittime erano civili mentre Mosca ha sostenuto che l’obiettivo fosse una riunione di membri delle forze armate.

Zelenskly: se non fermiamo Putin si rischia la guerra mondiale

 Zelensky ha lanciato un nuovo allarme disperato sulla possibile escalation del conflitto con la Russia. “La sicurezza globale è a rischio se l’Ucraina e i suoi alleati non manterranno una posizione ferma contro l’aggressione del Cremlino. Se non restiamo fermi (nella nostra posizione), Putin lui avanzerà ancora”, ha detto il capo di Kiev.  “Non è una semplice supposizione: la minaccia è reale. L’obiettivo finale di Putin è ricostruire l’impero russo, riprendendosi territori oggi protetti dalla Nato“. Zelensky ha sottolineato come l’inazione potrebbe portare a un conflitto su scala ben più ampia. “Considerando tutto ciò, credo che la situazione potrebbe degenerare in una guerra mondiale”. In un’intervista alla Cnn, il presidente ucraino ha avvertito. “Non ci sarà un posto sicuro, non ci sarà un posto sicuro per nessuno”.

L’invito a Trump e Vance a visitare l’Ucraina

Nella stessa intervista, Zelensky ha invitato Trump a visitare l’Ucraina per constatare la devastazione e “vedere la gente, i civili i guerrieri, donne, bambini e ospedali distrutti o morti” . “Venite, vedete, e poi andiamo avanti con un piano per porre fine alla guerra”, ha aggiunto, ribadendo che “il vicepresidente Vance sta in qualche modo giustificando le azioni di Putin. Ho cercato di spiegargli che ‘qui non si può cercare una via di mezzo, c’è un aggressore e c’è una vittima. I russi sono l’aggressore, noi siamo la vittima’. Tutti lo capiscono”.

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di Eugenio Battisti - 14 Aprile 2025