
Testacoda a sinistra
Opposizione comica sulla difesa europea: presenta sei mozioni diverse, ma accusa la maggioranza di spaccature
La Camera approva il testo unitario del centrodestra, i partiti di minoranza si rifugiano in una polemica pretestuosa e alzano un polverone per nascondere le divisioni. Ma il piano fallisce. Di nuovo
Con 144 voti a favore la Camera ha approvato la mozione unitaria della maggioranza sul Piano di difesa europeo. Nessuna delle sei mozioni presentate dall’opposizione è passata. I partiti di minoranza, pur essendosi presentati all’appuntamento in ordine sparso, hanno incredibilmente cavalcato la tesi di una spaccatura nelle forze di governo. Il pretesto per sollevare l’ennesimo polverone sul nulla è stato l’assenza nel testo della parola “ReArm”. C’è però il “piccolo” dettaglio che il riarmo non è più il punto della discussione europea al centro delle mozioni: Ursula von der Leyen ha tolto la parola dal tavolo il 21 marzo, quando ha chiarito che l’Ue deve farsi trovare pronta di fronte a una molteplicità di evenienze, ribattezzando “Readiness” il piano inizialmente chiamato “ReArm”.
L’ennesima polemica pretestuosa dell’opposizione
Benché il cambio di prospettiva risalga ormai a tre settimane fa, il Pd ha bollato la mancanza della parola riarmo nella mozione della maggioranza come «scappatoia», Avs come «presa in giro», il M5s come «insulto» al Parlamento. Le forze di opposizione hanno anche chiesto che la mozione della maggioranza fosse dichiarata inammissibile e la sospensione dei lavori perché la capigruppo valutasse la questione. La richiesta è stata respinta.
A sinistra sei diverse mozioni sulla difesa europea
È di tutta evidenza che si è trattato di una mossa politica disperata, per partiti che continuano a presentarsi come potenziale alternativa, ma che riescono a compattarsi solo su strumentali attacchi al governo e alla maggioranza, mentre sul resto, dalle piazze alle mozioni, procedono separati quando non in netto contrasto tra loro.
Bignami: «Smascherate le bugie della sinistra»
«Nuovamente – ha commentato il capogruppo alla Camera di FdI, Galeazzo Bignami – l’Aula smaschera le bugie della sinistra. Infatti, in tema di impegni nazionali e internazionali sulla difesa e sulla protezione nazionale, cosiddetto riarmo, le opposizioni si sono divise in ben 6 mozioni a dimostrazione delle profonde spaccature all’interno di quello schieramento politico». «La maggioranza invece – ha proseguito Bignami – con un’unica mozione ha riconfermato nei fatti l’unità e la compattezza. Spiace, quindi, nuovamente deludere la sinistra ma il centrodestra è più unito che mai».
Cosa dice la mozione unitaria del centrodestra
La mozione della maggioranza chiede di «proseguire nell’opera di rafforzamento delle capacità di difesa e sicurezza nazionale». È certamente frutto di una sintesi tra le sensibilità dei partiti che la compongono e in particolare della Lega, ma è anche la conferma del fatto che i valori di base e le visioni strategiche trovano sempre un punto di approdo condiviso. Oltre alla questione difesa, il testo affronta il tema del sostegno a Kiev, impegnando il governo a «a continuare, nel rispetto degli indirizzi del Parlamento, a sostenere l’Ucraina per tutto il tempo necessario», ribadendo «l’auspicio di una rapida conclusione dei negoziati» e l’impegno diplomatico per favorire il cessate il fuoco e «una pace duratura».