
Il macabro ritrovamento
Orrore in Colombia, ucciso un biologo italiano: i suoi resti in una valigia. È mistero
Orrore in Colombia, Italia sotto choc. Il corpo smembrato di un biologo molecolare italiano, Alessandro Coatti, è stato trovato in una valigia nella città di Santa Marta nei Caraibi colombiani. Lo riferisce il sito dell’emittente locale Noticias Caracol. La notizia è stata poi confermata su X dal sindaco di Santa Marta, Carlos Pinedo Cuello. Che incaricato le autorità di “chiarire la vicenda della morte del cittadino italiano Alessandro Coatti”. Il sindaco ha anche promesso “una ricompensa di cinquanta milioni di pesos (poco oltre 10mila euro) per chi fornirà informazioni che consentano di identificare e catturare i responsabili”.
Colombia, ricercatore italiano ucciso e ritrovato in una valigia
Secondo i media locali, Coatti – biologo molecolare che lavorava presso la Biological Society of London – venerdì scorso aveva lasciato l’hotel nel centro storico di Santa Marta in cui alloggiava. I resti del suo corpo sono stati trovati domenica da un gruppo di bambini sul ciglio della strada che portava allo stadio di calcio ‘Sierra Nevada’. All’interno della valigia sono stati trovati solo la testa e gli arti. Secondo le prime ricostruzioni, sabato sera l’uomo era uscito per recarsi in un locale notturno e non ha più fatto ritorno.
Era in hotel a Santa Marta dal 3 aprile
La località, capoluogo del dipartimento di Magdalena, si trova in una zona sotto l’influenza delle Forze di autodifesa della Sierra Conquistadores. Si tratta di un gruppo paramilitare che ha sospeso i colloqui di pace con il governo colombiano il giorno in cui lo scienziato è stato visto l’ultima volta. Ma non ci sono indizi in questa fase che colleghino l’organizzazione alla scomparsa di Coatti. Il ricercatore italiano, nato il 3 agosto 1986 a Portomaggiore, Ferrara, aveva fatto ingresso in Colombia lo scorso 28 marzo nell’ambito di un viaggio nei Paesi latino-americani iniziato lo scorso gennaio che lo aveva portato in Ecuador, Perù e Bolivia. Il personale dell’hotel Marovi, presso il quale alloggiava dal 3 aprile, ha confermato alla polizia che l’italiano avrebbe lasciato la struttura il 5 aprile scorso. Da quel momento non si sono più avute notizie di Coatti, fino al ritrovamento il giorno seguente di una valigia nel quartiere di Villa Betel, nelle adiacenze dello Stadio Sierra Nevada. L’identificazione è stata effettuata attraverso la fotocopia del passaporto in possesso della struttura alberghiera (della quale il connazionale aveva un braccialetto al polso).
Il cordoglio della Scuola Normale di Pisa
La Scuola Normale di Pisa “apprende con sconcerto” della morte dell’ex allievo di biologia Alessandro Coatti. Studente del corso ordinario dal 2005 al 2010, aveva svolto la sua attività di ricerca presso il Laboratorio Bio@SNS, sotto la guida del professor Tommaso Pizzorusso, per poi proseguire il percorso accademico in Inghilterra. “I docenti della Normale lo ricordano come un bravissimo ragazzo. Una persona buona, che aveva lasciato il segno per la sua competenza e per la grande umanità che trasmetteva”, si legge in un comunicato di cordoglio.
La notizia fa il giro dei media del Regno Unito
La notizia del ritrovamento del corpo del biologo trova ampio spazio anche sui media del Regno Unito. È il caso ad esempio del Daily Mail, secondo cui il biologo molecolare lavorava presso la Royal Society of Biology da aprile 2017, negli ultimi sei anni come responsabile senior delle politiche scientifiche. “Siamo tutti sotto shock. Ale mancherà profondamente a tutti coloro che lo conoscevano e lavoravano con lui”, ha dichiarato in una nota la Royal Society of Biology. La Farnesina è in contatto in queste ore con la famiglia, che sta assistendo in queste fasi difficili.