
Fake news dei sinistri
Paolo Del Debbio sbugiarda chi lo vuole fuori da Mediaset: “Pier Silvio è contento di me: io la tv la faccio così”
C'è chi ipotizzava una "cacciata" da Retequattro dopo alcuni interventi sanguigni. Il conduttore toscano smentisce e rilancia: "La mia trasmissione è la più equilibrata. Anzi, semmai con uno sbilanciamento a sinistra"
Se ho in programma di lasciare Mediaset? “No, non è nei miei progetti lasciare il programma che conduco, sto bene qui dove sono”. Così, ospite di ‘Un Giorno da Pecora’ su Rai Radio1, il giornalista e conduttore Paolo Del Debbio, intervistato da Giorgio Lauro e Brenda Lodigiani smentisce le chiacchiere che si sono diffuse sul suo presunto addio dalle reti. E all’osservazione dei conduttori, per cui ‘secondo alcuni sarebbe troppo poco moderato per la nuova linea di Mediaset’, Del Debbio replica: “Io la tv la so fare così, se a qualcuno non piace mi faccio da parte. Io però la tv la faccio così o non la faccio”.
Del Debbio: l’addio a Mediaset è una fake news
Ricordiamo il suo virulento – e sacrosanto- attacco a Luca Bottura e a Massimo Giannini nella puntata del 27 marzo di Dritto e Rovescio. Si parlava dell’aggressione di Romano Prodi nei confronti della giornalista Lavinia Orefici con la celebre e famigerata tirata di capelli. L’editorialista di Repubblica e l’ autore tv Luca Bottura naturalmente difendevano il professore che pure non si era scusato minimamente. A far saltare la mosca al naso a Del Debbio era stato il commento di Bottura: “Prodi ha fatto benissimo. Era ora che qualcuno desse al retequattrismo la risposta che merita. Peccato solo sia toccato a chi esegue ordini e non alla ghenga che ha trasformato una gran parte del giornalismo italiano nella cinghia di trasmissione della produzione di odio”.
Del Debbio: “Piersilvio Berlusconi è contento del mio lavoro”
A sentir parlare di “retequattrismo” De Debbio è saltato su. Quindi la chiosa “poetica”: “Ma andate a fare in c**o!”. Un che di liberatorio, farsi dar lezioni dai maestrini rossi proprio non è il caso. Da lì si erano diffuse delle voci. Probabilmente le sue intemerate hanno attirato l’attenzione dei vertici aziendali. Mediaset, impegnata in un processo di rinnovamento editoriale, sostituirà il conduttore? Questo il tam tam che si era diffuso. L’azienda sta cercando un equilibrio tra innovazione e continuità e Pier Silvio pare sia intenzionato a mantenere un’informazione incisiva, ma senza eccessi o polarizzazioni che possano risultare divisive per il pubblico. Alcuni ipotizzavano no addirittura un suo addio alla trasmissione. Altri parlavano di una presenza ridotta, per allentare la pressione che si è creata attorno alla figura del conduttore. Si era addirittura arrivati a un toto-nomi sui “papabili” sostituti.
“Il mio programma equilibrato: anzi, c’è uno squilibrio a sinistra”
Ecco come silenzia i rumors il conduttore toscano. Domanda: ha parlato recentemente con Piersilvio Berlusconi? “Si, ci ho parlato e mi ha detto che è contento del mio lavoro”. Dunque respinge le accuse di non essere troppo equilibrato in tv? “Ho una ricerca che dice che la mia trasmissione, dentro e fuori Mediaset, tenendo conto di coloro che sono al governo e fuori, comprese associazioni e gruppi vari, è la più equilibrata: con anzi uno squilibrio a sinistra”, ha spiegato Del Debbio a ‘Un Giorno da Pecora’.
“Sono stato in seminario dai 16 ai 18 anni”
Poi ha raccontato un episodio della sua vita che non in molti conoscono: “Sono stato in seminario dai 16 ai 18 anni”: una vocazione nata quando “ero piccolo e frequentavo molto la parrocchia, ero chierichetto, questo mondo mi affascinava. E così, ad un certo punto della mia vita, ho pensato di fare il prete”. Giorgio Lauro e Brenda Lodigiani gli chiedono che ricordo ha di quel breve periodo: “Sono stati due anni tra i più belli della mia vita”. Come mai ha deciso di abbandonare il seminario allora? “Perché poi, la sera, mi veniva una certa malinconia, una certa tristezza. Chissà, forse mi mancava la famiglia”.
Il parroco di Cologno Monzese
Nel corso del tempo poi si è mai chiesto se la sua fu una scelta corretta? “Devo dire che per qualche anno mi è rimasto il dubbio se se avessi fatto bene oppure no anche se – ha aggiunto Del Debbio a ‘Un Giorno da Pecora’ – non mi sono mai distaccato dal discorso religioso”. Restando ‘in tema’ religioso, si sente di fare una previsione sul Conclave che inizierà il 7 maggio? “Assolutamente no, anche se devo dire che azzeccai la previsione su Ratzinger”. Le piacciono i nomi che si fanno per il nuovo Pontefice? “I nomi italiani e quello del filippino a mio avviso non sono del livello di coloro che hanno preceduto Papa Francesco: pontefici più attenti a parlare di Dio e non solo di cose di sociali ed economiche”. Infine, una battuta: è vero che a Mediaset che la chiamano il parroco di Cologno Monzese? “Si, ma mi sono autoproclamato io così: dico ‘messa’ tutti giorni alle 20.29…”.
“Non ho mai parlato con Marina di una sua discesa in campo, ed escludo che possa accadere, sia a lei che a Pier Silvio. E, se me lo chiedessero, gli suggerirei di non farlo”. Un’altra risposta secca. Il conduttore di Dritto e Rovescio ha poi rivelato di aver detto di no ad un ruolo da ministro: “Dissi di no quando mi venne chiesto di fare il ministro della Famiglia nel primo governo Berlusconi, Silvio cercò di convincermi ma rifiutai: volevo e voglio continuare a fare il mio lavoro”.