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Il cardinale Tagle e il cardinale Parolin verso il conclave

Verso il 7 maggio

Parolin presiede, Tagle fra gli aiutanti: i “papabili” già protagonisti del conclave. Becciu pronto al passo indietro

Non solo le scelte operative: i cardinali a confronto anche sulle grandi questioni che investono la Chiesa, compresi gli abusi. Il porporato sardo avrebbe «preso atto della volontà del Pontefice». Resta sul tavolo il caso Thorne

Cronaca - di Eleonora Guerra - 28 Aprile 2025 alle 16:55

Sarà il cardinale Pietro Parolin a presiedere il Conclave che si riunirà dal 7 maggio in Sistina per eleggere il successore di papa Francesco. A renderlo noto è stato il portavoce della sala stampa della Santa Sede, Matteo Bruni. La messa “Pro Eligendo Pontefice” sarà celebrata invece dal cardinale Giovanni Battista Re, decano dei porporati, che inviterà i confratelli a procedere nel pomeriggio verso la Sistina con queste parole: «Tutta la Chiesa, unita a noi nella preghiera, invoca costantemente la grazia dello Spirito Santo, perché sia eletto da noi un degno Pastore di tutto il gregge di Cristo».

Parolin presiederà il conclave

Nel corso della Congregazione di stamattina – la quinta, alla quale erano presenti 180 cardinali – sono stati inoltre sorteggiati i tre porporati che costituiranno la commissione che aiuta il cardinale camerlengo, Kevin Farrell, nella gestione degli affari ordinari della preparazione del Conclave. Si tratta dei cardinali Reinhard Marx, Luis Antonio Tagle, Dominique Mamberti.

La Congregazione generale dei cardinali affronta il tema degli abusi

Nel corso della riunione, durata circa 3 ore e mezza, gli interventi sono stati circa una ventina. «Tema principale la Chiesa, il rapporto con il mondo contemporaneo, l’evangelizzazione, il rapporto tra fedi, le sfide che si presentano e le qualità che dovrà avere il nuovo Papa per rispondere a queste sfide», ha spiegato Bruni, aggiungendo è stata affrontata anche «la questione degli abusi».

Il “no comment” della Sala stampa vaticana sul caso del cardinale Thorne

Bruni ha però precisato che la Sala Stampa «non commenta» la situazione del cardinale Luis Cipriani Thorne, 81 anni peruviano, che papa Francesco ha sanzionato lo scorso gennaio per abusi sessuali compiuti su un giovane nei decenni passati: tra le sanzioni al porporato è stato «proibito di portare abiti e insegne cardinalizie», ma il porporato ieri a Santa Maria Maggiore per l’omaggio alla tomba di Bergoglio indossava l’abito cardinalizio. «Non diamo informazioni sui singoli cardinali», è stata la risposta sul caso specifico.

«Nessuna deliberazione» su Becciu, che però sarebbe pronto al passo indietro

Quanto all’altro caso che imbarazza il collegio dei cardinali, ovvero quello quello di Angelo Becciu, condannato in primo grade nel 2023 per peculato e abuso d’ufficio in relazione alla compravendita di un Palazzo al centro di Londra, Bruni ha spiegato che se n’è parlato, «ma ancora non c’è nessuna delibera». Secondo alcune indiscrezioni, però, Becciu sarebbe ormai pronto al passo indietro e davanti ai cardinali avrebbe annunciato, tra le lacrime, la decisione di «prendere atto della volontà del Pontefice».

In vista del conclave qualche ritardo, ma nessuna disdetta

Per il resto, «non risultano disdette», mentre allo stato attuale si registra qualche ritardo negli arrivi di alcuni cardinali per motivi di salute». La stessa data del 7 maggio è stata fissata «per dare il tempo per organizzare tutti i preparativi necessari».

Zuppi lascia il Vaticano con la stessa auto di Papa Francesco

Tra le curiosità della giornata l’auto con cui il cardinale Matteo Zuppi, dato tra i favoriti alla successione di Papa Francesco, ha lasciato il Vaticano dopo al termine della Congregazione: una Cinquecento bianca. Lo stesso tipo di utilitaria che utilizzava Papa Francesco in tanti suoi spostamenti.

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di Eleonora Guerra - 28 Aprile 2025