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Per il dopo Bergoglio c’è Pizzaballa, parente dell’indimenticato portiere figurina “introvabile” della Panini

La curiosità

Per il dopo Bergoglio c’è Pizzaballa, parente dell’indimenticato portiere figurina “introvabile” della Panini

Cronaca - di Marta Lima - 23 Aprile 2025 alle 16:01

“Il Papa ha insistito molto su alcuni elementi: l’attenzione ai poveri e agli ultimi, la pace. Basti pensare al legame speciale con la parrocchia a Gaza. Non è una novità nella Chiesa, ma sono stati temi tipici di questo pontificato. Ha messo la pace come questione centrale della vita religiosa, non una delle questioni. Il Papa ha più volte detto che non si può essere credente, non si può avere una relazione con Dio se non si desidera la pace in generale. Poi è stato sempre per il dialogo con le chiese, le culture, pensiamo ad Abu Dhabi, all’enciclica ‘Fratelli Tutti’ per esempio”. In un colloquio con ‘la Stampa‘, il patriarca di Gerusalemme Pierbattista Pizzaballa, indicato tra i “papabili”, parla delle future sfide della Chiesa, a cominciare dall’evangelizzazione. “Il messaggio è sempre lo stesso, ma dobbiamo tradurlo nella realtà rispetto alle culture e alle differenti situazioni, restando uniti. Io credo che nelle discussioni tra noi, questo sarà chiarito molto meglio – continua – C’è bisogno di unità anche nel mondo. L’unità è un elemento che deve contraddistinguere non solo la vita della Chiesa, ma del mondo in generale, dove assistiamo a una sempre maggiore frammentazione. La Terra Santa ha bisogno di pace e di un dialogo migliore tra i differenti leader religiosi e politici. L’eredità di Francesco rimarrà”.

Padre Pierbattista Pizzaballa e quella parentela con Pierluigi il portiere “introvabile”

Non tocca l’argomento con “La Stampa“, padre Pizzaballa, ma tra le curiosità della sua biografia c’è il legame di parentela con un famoso portiere di calcio degli anni Settanta, Pierluigi Pizzaballa. Pierbattista è il figlio del cugino del portiere. A raccontarlo era stato proprio il cardinale nel 2019: “Sì. Pier Luigi Pizzaballa, il portiere dell’Atalanta, è cugino di mio padre. Anch’io, come tutti, facevo la raccolta delle figurine; e anch’io, come tutti, Pizzaballa non l’ho mai trovato”, disse al Corriere.

Francescano, biblista e profondo conoscitore del Medio Oriente, Pierbattista Pizzaballa è nato a Cologno al Serio il 21 aprile del 1965 e oggi è una delle personalità più influenti della Chiesa cattolica. Nominato Patriarca Latino di Gerusalemme da Papa Francesco nel 2020 e diventato cardinale nel 2023, ha scalato le gerarchie ecclesiastiche grazie a un viaggio di fede e diplomazia gestendo con coraggio le complessità di una regione segnata da conflitti promuovendo il dialogo interreligioso e sostenendo la comunità cattolica in Israele, Palestina, Giordania e Cipro.

Il portiere, invece, ha difeso la porta dell’Atalanta e conquistato un posto nella cultura popolare diventando un’icona del calcio non solo per le sue parate con la maglia della Dea, ma anche per un curioso aneddoto che lo ha reso “immortale” per gli appassionati di calcio. La sua figurina Panini della stagione 1963-64, annata in cui l’Atalanta ha vinto la Coppa Italia, è entrata nella leggenda come “introvabile”. Un errore tecnico, legato all’assenza di Pizzaballa durante lo scatto fotografico a causa di un infortunio, fece sì che la sua figurina fosse stata inizialmente esclusa dalle bustine, diventando il cruccio di migliaia di collezionisti. “All’inizio mi dava fastidio essere ricordato solo per la figurina – ha confessato Pier Luigi in un’intervista a BergamoNews nel 2019 – ma poi ho capito che mi ha permesso di essere conosciuto anche dalle nuove generazioni”.

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di Marta Lima - 23 Aprile 2025