
Trasparenza e correttezza
Polizze assicurative e clausole poco chiare: il governo interviene per tutelare i consumatori
Polizze assicurative, il vulnus di formule e condizioni contrattuali opache e varabili a seconda delle compagnie: l'intervento dell'Esecutivo per la trasparenza e la correttezza delle informazioni precontrattuali grazie all'Interrogazione dell'onorevole Mariangela Matera
Il tema della trasparenza nelle polizze assicurative è stato recentemente al centro di un’interrogazione parlamentare presentata dall’onorevole Mariangela Matera e sottoscritta da altri deputati, con l’obiettivo di richiamare l’attenzione del Ministero delle Imprese e del Made in Italy su alcune clausole ritenute poco chiare e potenzialmente in contrasto con il codice civile.
Polizze assicurative e clausole “opache”: il governo interviene
In particolare, l’interrogazione ha preso le mosse da una clausola contrattuale contenuta nel prospetto informativo della compagnia La Cattolica Assicurazioni, secondo cui, in caso di cessazione del rischio per disdetta anticipata da parte del contraente, viene restituita solo la parte di premio relativa alla responsabilità civile auto, mentre la quota per incendio e furto rimane interamente acquisita dalla compagnia, anche se il servizio non viene più fruito. Una formulazione che, secondo l’onorevole Matera, non solo genera confusione nei consumatori, ma appare anche difforme rispetto alle norme vigenti e alle prassi di altri operatori del mercato.
Il vulnus del rimborso
Per rendere più concreto il problema, si pensi al caso di un cittadino che stipuli una polizza assicurativa del valore complessivo di 2.000 euro, suddivisa equamente tra 1.000 euro per la copertura incendio e furto, e 1.000 euro per la responsabilità civile auto. Se, dopo un solo mese, questo cittadino si trovasse costretto a rinunciare alla propria vettura – magari a causa della perdita del lavoro o per la necessità di trasferirsi all’estero – riceverebbe un rimborso parziale della quota RCA, pari a circa 600 o 700 euro, ma non otterrebbe alcun rimborso per la parte relativa all’incendio e furto.
Formule poco chiare e varabili a seconda delle compagnie
È importante sottolineare che non tutte le compagnie assicurative adottano questo criterio: alcune prevedono il rimborso anche della parte incendio e furto. Tuttavia, questa differenza non è sempre evidente per l’utente medio. Ad esempio, sui comparatori online i prezzi di due polizze possono apparire simili, ma solo una delle due include condizioni di rimborso più favorevoli. A differenza di quanto accade nel settore dei voli aerei, dove la rinuncia alla rimborsabilità è chiaramente segnalata e normalmente legata a un prezzo più basso, nel settore assicurativo questa informazione risulta spesso nascosta o poco comprensibile.
L’interrogazione dell’onorevole Matera e la risposta del Governo
La risposta del governo, arrivata tramite il Ministero competente, ha dimostrato attenzione e sensibilità verso le istanze sollevate. È stato infatti confermato che l’Ivass, l’Autorità di vigilanza sul settore assicurativo, ha avviato un confronto con le imprese e sta valutando azioni di rafforzamento in tema di trasparenza e correttezza delle informazioni precontrattuali, con particolare riguardo alle clausole di rimborso del premio non goduto.
L’attenzione su trasparenza e correttezza delle informazioni precontrattuali
Un segnale importante, che mostra l’impegno dell’esecutivo nel garantire una tutela sempre più efficace dei diritti dei consumatori. L’intervento dell’onorevole Matera ha dunque avuto il merito di portare all’attenzione pubblica una questione concreta, spesso sottovalutata, e di sollecitare un’azione governativa volta a promuovere pratiche più eque e trasparenti nel mercato assicurativo. In un momento storico in cui la fiducia dei cittadini nei servizi finanziari è cruciale, iniziative come questa confermano l’importanza del ruolo di vigilanza del Parlamento e la capacità di alcune sue rappresentanti di intercettare con competenza e tempestività le esigenze reali delle persone.
Tutela dei consumatori e concorrenza corretta tra operatori
L’onorevole Mariangela Matera, raggiunta telefonicamente dal Secolo d’Italia, ha dichiarato: «Voglio ringraziare il Ministero delle Imprese e del Made in Italy per la volontà di approfondire e prevedere anche con un intervento normativo l’obbligo di una maggiore trasparenza circa le modalità di rimborso delle singole componenti del premio in caso di cessazione del rischio, al fine di promuovere sempre più la tutela dei consumatori e una concorrenza corretta tra operatori».