
Operazione da 1,25 miliardi
Prada compra Versace: la “strana coppia” della moda rende il Made in Italy più forte
Il marchio della Medusa era di proprietà della holding di Michael Kors, ora torna italiano. Urso: «Un segnale forte al mercato, che consolida la leadership del nostro Paese nel settore della moda»
L’accordo è fatto: Prada ha annunciato di aver chiuso la trattativa per l’acquisizione del 100% di Versace dalla multinazionale Capri Holdings, fondata dallo statunitense Michael Kors. L’ingresso della Medusa nel gruppo guidato da Patrizio Bertelli rappresenta un doppio colpo per il Made in Italy, che recupera in questo un suo marchio storico e vede una propria holding d’eccellenza rafforzarsi ulteriormente, diversificando proposte e mercato. «Versace è una forza per il nostro gruppo perché non c’è sovrapposizione in creatività e clientela. Non ci prenderemo clienti l’uno con l’altro. Ha un’estetica iconica, differente dai brand Prada e Miu Miu», ha detto Lorenzo Bertelli, Head of Corporate Social Responsibility del Gruppo Prada, in una call con gli analisti. E, del resto, non ci sono due estetiche che potrebbero essere più lontane: massimalista, carnale e iperfemminile quella di Versace, minimalista, intellettuale e quasi ascetica quella di Prada.
Prada compra Versace, Urso: «Si consolida la leadership italiana nella moda»
L’acquisizione, del valore di 1,25 miliardi di euro, è stata salutata con favore anche dal ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso. «Un marchio storico del Made in Italy torna italiano: un’operazione che rappresenta un segnale forte al mercato e consolida la leadership del nostro Paese nel settore della moda», ha commentato il titolare del Mimit.
Un’operazione da 1,25 miliardi
All’interno del Gruppo Prada, Versace manterrà il proprio Dna creativo e la propria autenticità culturale, beneficiando al contempo della forza della piattaforma del Gruppo, incluso il know-how industriale e le competenze sviluppate in ambito retail e nei processi operativi. «Fondata nel 1978 a Milano, Versace è una delle principali maison di moda internazionali e un emblema del lusso italiano nel mondo. Forte di una straordinaria riconoscibilità del marchio, Versace rappresenta un asset unico nel panorama del lusso, con radici profonde nella storia della moda, ma dal forte potenziale nella contemporaneità e sensibilità della società di oggi e futura», ricorda il comunicato che dà conto dell’operazione, sottolineando che «con la sua estetica altamente riconoscibile, il marchio costituisce un’aggiunta fortemente complementare al portafoglio del Gruppo Prada e presenta un significativo potenziale di crescita inespresso, grazie a molteplici leve di creazione di valore».
Prada e Versace, così lontani così vicini
Il gruppo Prada fattura più di 5 miliardi di euro all’anno. Nato come marchio di pelletteria di lusso per le signore milanesi, abituali frequentatrici dell’iconico negozio nella Galleria Vittorio Emanuele II, Prada è diventato un colosso della moda mondiale e un imprescindibile punto di riferimento di stile grazie al genio creativo di Miuccia e al sodalizio umano e professionale con Patrizio Bertelli, pellettiere toscano conosciuto alla fine degli anni Settanta e diventato poi suo marito. La parabola ascendente della coppia Prada-Bertelli, partita rilevando e rilanciando il negozio fondato dal nonno di lei e approdata all’Olimpo della moda globale, rappresenta una storia di straordinaria capacità creativa, imprenditoriale e di innovazione. Una storia, insomma, di puro Made in Italy.