
La morte di Francesco
Putin spedisce ai funerali del Papa la ministra della Cultura che odia i musei ed è stata sanzionata dalla Ue
Si allunga la lista dei leader in arrivo da tutto il mondo a Roma per i funerali di Papa Francesco, che si terranno sabato a San Pietro. Tra gli ultimi a confermare la Russia, con la decisione di Vladimir Putin di mandare la ministra della Cultura, Olga Borisovna Lyubimova, mentre Israele, dopo le polemiche seguite alle mancate condoglianze di Benjamin Netanyahu e al post cancellato del ministero degli Esteri, sarà rappresentato dall’ambasciatore presso la Santa Sede. Al momento nella lista dei leader stranieri sembra non esserci nessuno dai Paesi arabi.
Dagli Stati Uniti, a quanto apprende l’Adnkronos, potrebbe arrivare anche Elon Musk, che però non farebbe parte della delegazione ufficiale al seguito di Donald Trump, insieme ad alcuni rappresentanti del Congresso, mentre avrebbe espresso il suo “forte desiderio” di esserci Joe Biden, che in effetti era atteso in Vaticano a gennaio prima di lasciare la Casa Bianca, ma era stato costretto a rinunciare a causa degli incendi in California.
Putin manda ai funerali del Papa la ministra della Cultura
Olga Borisovna Lyubimova stata Vice Ministro della Cultura dal 2015 e capo del dipartimento cinematografico dal 2018. È figlia di Boris Ljubimov (attualmente presidente della Scuola superiore del teatro Michail Ščepkin). Dopo un’infelice iscrizione a un liceo ortodosso che in seguito avrebbe paragonato a un campo di addestramento di al-Qaeda, Ljubimova si è laureata in giornalismo all’Università statale di Mosca e ha studiato teatro presso l’Istituto russo di arti teatrali. Dagli anni 2000 ha lavorato spesso in televisione, a spettacoli tra cui Vzgljad, Orthodox e Orthodox Calendar. Dal 2016 è a capo della direzione dei programmi sociali e giornalistici di Channel One. La sua nomina a Ministro della Cultura, nel gennaio 2020, è stata controversa a causa dei precedenti post su LiveJournal di Ljubimova in cui diceva che “non sopportava di andare a mostre, musei, opera” e ha spiegato che “sono stata al British Museum, alla National Gallery e ad alcuni dozzine di altri musei europei e russi e credo di aver perso tempo lì”.
Il 16 dicembre 2022, sullo sfondo dell’invasione russa dell’Ucraina, è stata inclusa nell’elenco delle sanzioni dell’UE per i progetti realizzati sotto la sua guida volti a integrare le regioni dell’Ucraina illegalmente annesse. Inoltre, secondo l’Unione europea, è indirettamente coinvolta nella distruzione del patrimonio culturale ucraino, a causa della mancanza di sforzi per proteggere il patrimonio culturale nei territori occupati.