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Re Carlo alle Camere: “Spero di non rovinare la lingua di Dante”. Perfetto italiano, sfide comuni e l’Italia nel cuore (video)

La coppia reale a Montecitorio

Re Carlo alle Camere: “Spero di non rovinare la lingua di Dante”. Perfetto italiano, sfide comuni e l’Italia nel cuore (video)

Il sovrano britannico conquista l'emiciclo al gran completo. "Sono qui a rafforzare la nostra amicizia. Insieme supereremo le sfide e torneremo a riveder le stelle". Fuori programma da Giolitti per un gelato con Camilla

Politica - di Stefania Campitelli - 9 Aprile 2025 alle 17:33

“Spero di non stare rovinando la lingua di Dante così tanto da non essere più invitato in Italia”. Così, con l’ironia che contraddistingue il monarca, re Carlo III ha iniziato il suo discorso in perfetto italiano alle Camere riunite a Montecitorio. “Soprattutto è un grande onore essere stato invitato a parlare a tutti voi, la prima volta per un sovrano britannico davanti a questa fondamentale istituzione democratica. L’Italia – ha sottolineato – è un paese molto caro al mio cuore e a quello della regina. Come lo è a tanti britannici”. Prima che re Carlo prendesse la parola, conquistando l’emiciclo,  l’esecuzione degli inni nazionali e i discorsi dei presidenti delle Camera La Russa e Fontana.

Re Carlo davanti alle Camere riunite: spero di non rovinare la lingua di Dante

Applausi, strette di mano, standing ovation e qualche fuori programma: è durata meno di un’ora la visita dei Sovrani del Regno Unito in Parlamento. Tanti gli omaggi al Bel Paese e le parole di riconoscenza, pronunciate in un perfetto italiano con l’immancabile accento inglese. “È stata una delle gioie delle mia vita conoscere questo irresistibile Paese. Da Torino a Palermo, da Verona a Napoli, da Firenze a Trieste ho imparato ogni volta qualcosa di più su questa nazione e così è cresciuta oltremodo la mia ammirazione”. E ancora: “Come un qualsiasi vecchio amico sono stato con voi nei momenti più felici e in quelli più tristi della vostra vita nazionale. Ad esempio non dimenticherò mai la visita a Venezia con la regina nel 2009, quando vedemmo il teatro lirico la Fenice ristrutturato. E quella ad Amatrice nel 2017 all’indomani del tragico terremoto”.

Camilla in prima fila con l’abito indossato alle nozze

Per l’occasione storica la regina Camilla, seduta in prima fila, ha indossato lo stesso abito, firmato Anne Valentine, del matrimonio con Carlo nel 2005 del quale proprio oggi ricorre l’anniversario. Nel suo intervento re Carlo ha fatto riferimento più volte alla profonda amicizia tra Regno Unito e Italia.  “Sono qui per impegnarmi per fare tutto quello che posso per rafforzarla nel tempo che mi sarà concesso come re. Quando Garibaldi venne nel nostro Paese – ha ricordato – il popolo fu contagiato da una Garibaldi-mania: fu creato addirittura un biscotto in suo nome, il massimo segno di onore per noi”. Molti i passaggi sull’attualità e le sfide comuni sul terreno internazionale, a cominciare dalla guerra russo-ucraina. Sfide che “supereremo insieme per uscire a riveder le stelle”, ha detto il sovrano citando il Sommo Poeta.

Sono qui per rafforzare la nostra amicizia

“Le nostre giovani generazioni vedono ogni giorno, dai notiziari sui loro tablet e telefonini, che la pace non può mai, mai essere data per scontata. Gran Bretagna e Italia sono oggi unite nella difesa dei valori democratici che condividiamo. I nostri Paesi sono stati a fianco dell’Ucraina nel momento del bisogno e hanno accolto migliaia di ucraini bisognosi di rifugio. Le nostre forze armate sono fianco a fianco nella Nato. Siamo infinitamente grati del ruolo che l’Italia svolge ospitando basi chiave della Nato e guidando numerose operazioni all’estero”.

Fuori programma da Giolitti e finale con suspense

Nel suo intervento alle Camere riunite (solo posti in piedi) anche un passaggio dedicato a Giovanni Falcone. “L’Italia sarà sempre nel mio cuore. Proprio come la mia amata madre non ha mai dimenticato il suo meraviglioso venticinquesimo compleanno a Tivoli nel 1951. O la sua sosta a Capaci molti anni dopo, nel 1992, dove ha reso omaggio al leggendario procuratore antimafia pochi giorni dopo il suo omicidio”.  Re Carlo III ha anche ricordato le “terribili sofferenze della popolazione civile italiana” durante la Seconda guerra mondiale, “così come l’eroismo della resistenza, nell’esempio di Paola Del Din”.

Meloni: un onore per me accogliere sua Maestà

Finale con suspense e fuori programma all’uscita da Montecitorio. Al termine di un passaggio molto sentito del re, l’emiciclo è scattato in una standing ovation mentre lo speaker invitava a lasciare l’aula perché ”la cerimonia è finita”. Senza perdere il suo aplomb, sorridente, Carlo ha ripreso il suo intervento per poi chiarire: ”Non ho ancora finito”. Breve fuori programma per la coppia reale che, all’uscita di Montecitorio, ha percorso un breve tratto di strada a piedi per raggiungere Giolitti, storica gelateria del centro storico, e apprezzare una coppetta di gelato al caramello, senza panna. Visti i tempi contingentati, Camilla ha preso la coppetta in piedi dal vassoio con qualche tovagliolo per poi dirigersi verso la Bentley. Su X la premier Giorgia Meloni ha dedicato un pensiero alla storica visita della coppia reale.  “È stato per me un onore accogliere oggi a Villa Pamphilj Sua Maestà’, Re Carlo III. Un incontro che ha permesso di sottolineare la storica amicizia tra le nostre Nazioni, che auspichiamo si possa rafforzare sempre più”. Così la presidente del Consiglio che ha postato anche un breve video che la immortala passeggiare sorridente con il re.

 

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di Stefania Campitelli - 9 Aprile 2025